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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   andava cosi digiuno ed afflitto verso la scuola; e passando dinanzi una chiesa, \i entrò, e si pose in ginocchione appiè d'un altare. Non vide alcuno, e perciò di tutto cuore pronunziò ad alta voce questa preghiera : „ Mio buon Padre, che sei ne'cieli, noi siamo molti fra-„ telli, e non abbiamo di che vivere ; „ la nostra mamma non ha più pane » ,, non ha farina, non ha uova ! Manda-„ ci qualche cibo, altrimenti morremo „ di fame colla nostra buona mamma ! „ Aiutaci, Tu sei ricco e possente, e „ ne puoi tosto soccorrere ! Ce l'hai pro-„ messo ; degnati di mantenere la tua „ parola ! „ — Cosi pregò il fanciul-letto nella semplicità del suo cuore , ed asciugandosi le lagrime si recò alla scuola. Come ritornò a casa , vide sulla tavola del pane , della farina e delle uova. „ Il Signore sia benedetto , sclamò con „ espansione di gioia : egli ha ascoltato ,, la mia preghiera ! Mamma , mamma , „ è stato un angelo , non è vero , che „ ha recato il cibo per la finestra ? No, „ rispose la madre , ma Dio ha esaudito ,, la tua orazioue. Quando tu pregavi „ davanti 1' altare, la moglie del nostro
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