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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — r5o — 46
   II. CAPRO
   signora, che abitava una bellissima casa di campagna, disse ungiotno alla sua fantesca i „ Cristina, vado Ma „ chiesa , e ti avverto di guardar bene, „ l'uscio di casa. Rammentati di non ,> essere spensierata, secondo il sdito,. „ altrimenti una volta o 1' altra ti avverrà „ cosa che ti darà danno e dispiacere. „ La signora usci di essa, e un momento dopo Cristina andò per acqua alla fon*, tana, e dimenticò di chiuder la porta. Si. perdette con un' altra fantesca, e intanto un capro vagabondo .salì le seale ed entrò nella camera della signora. V'era neUa camera un grande specchio* Il capro erede vedervi un ahro capro, e lo minaccia delle corna y la sua immagine fa altrettanto . fl vero capro s'infuria, e » rapo chino corre e cozza centra l'immagine con tale impeto che frange lo specchio in mille pero» . Cristina, che in quésto punto rientra col secchio pieno /ode il fracasso e corre : vede il guasto; si dispera, e caccia il