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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 1— non godere la cerimonia. Fra tanto un buon villanzone arrivò trafelante e sudato dov' era la piccola comitiva , e disse in fretta e setto voce alla signora : „ Fug-„ gite, fuggite da questo luogo, perchè „ correte pericolo che vi venga fatto una „ brutta burla. La masnada de'ladroni, „ che fa venir la tremerella a noi po-„ veri paesani, s'è cacciata per le mao ,, chie del bosco , e guai a chi darà nelle „ mani di quei cagnacci ! Se Voi èravate „ più innanzi quanto vi vuole a recitar „ un credo, io non poteva correrei ifbi, „ e chi sa ora dove sarestepoverini ? „ Fuggite, fuggite ; non andsfis. più in-„ nanzi, o potreste sentirvi a salutar eoa „ del piombo! „ La dama, ben grata dell' avviso , regalò una moneta al vifian* zone, e fatto dar volta alla meglio a? cavalli, ritornò al suo palazzo, epHinoa pensò nè a perle nè a festa. Strada eendo, diceva intanto alle figliole r^ Vm» * dete bontà di Dio! Vedete cinaf st dirigere con sapienza le opere^ dell* ,v sua misericordia ! Egli ha perméssa oh» „ si disperdino le perle ) è ua po' d'i** „ dugio è stato la nostra sahite.lnspnr; „ rate adunque, o mie care , dt'quest*