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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ritornarono i negri colla loro barchetta, e quando la madre vi entr๒, i fanciul-letii pi๙ amaramente piangevano. Ma ella diceva : „ No f non piangete, o miei „ cari ; ci rivedremo in un paese miglio-„ re. ,, Finalmente giunse il navicello per tragittare anche i figli: e questi che da prima tremavano alla vista de* negri, all' agitazione dell' Oceano , approdaron da ultimo a terra con pienezza di gioia. I genitori volarono alla riva, e steser loro le braccia, e tosto li guidarono all'ombra di verdi palme, e fattili assidere sull' erba vaga e sui fiori, dieder loro del latte , del miele , e delle fruita saporitissime . „ Oh come vano era il nostro „ timore , dicevano i fanciulli ! invece di ,, tremare avremmo dovuto gioire quando ,, i negri sbarcarono all' isola per tras-„ portarci in un paese migliore ! — Miei ,, cari figliuoli , disse allora il padre $ „ il nostro passaggio da quell' isola de-5, serta a questa terra deliziosa, ha sen-„ za dubbio per noi un senso molto pi๙ „ elevato. — Noi abbiamo ancora un nuovo viaggio da compiere, e appro-,, deremo dipoi in un paese migliore . ,, La terra che abitiamo somiglia un' isola :