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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chi si aiuta ,dio l'aiuta
   uomini inchinarono a credere che la loro felicità e il loro benessere abbiano ad essere assicurati dalle istituzioni piuttostocliè dalla lor propria condotta. Quindi il valore della legislazione, quale agente nell'umano progresso, fu sempre oltremisura esaltato. Costituire la milionesima parte della Legislatura votando per uno o due deputati ogni tre o cinque anni non può esercitare, per quanto coscienziosamente si compia questo dovere, che poca influenza attiva sulla .vita e sul carattere d'un uomo. Oltre a ciò si comprende chiaramente ogni dì più che la funzione del governo è negativa e restrittiva più che positiva ed attiva, risolvendosi essa principalmente in protezione — protezione della vita, della libertà e della proprietà. Quindi le riforme principali degli ultimi 50 anni consisterono principalmente nell'abrogare e tor di mezzo antichi provvedimenti restrittivi. Ma non v* ha forza di ( legge che possa render solerte l'ozioso, assegnato lo spar-nazzatore, sobrio l'ubbriacone; mentre ogni individuo può divenir tale, se vuole, mediante l'esercizio delle facoltà e della forza d'abnegazione, di cui abbia il libero uso. L'e-sperienza dimostra che la forza e il pregio di uno Stato dipendono meno dalla forma delle sue istituzioni che dal carattere de' suoi cittadini. Imperocché la nazione non è che l'aggregato delle condizioni individuali, e la civiltà stessa una questione di perfezionamento personale.
   Il progresso nazionale è la somma delle attività, delle energie e delle virtù di tutti, come la decadenza nazionale è la somma delle viltà, degli egoismi e dei vizii di tutti. Guardandoci bene addentro, si trova che ciò che siam usi a denunciare come grandi mali sociali sono, la più parte delle volte, il frutto soltanto di una vita perversa ; e quantunque ci studiamo troncarlo ed estirparlo mediante le leggi, ripullula di bel nuovo sotto altra forma, finché le condizioni della, vita e del carattere umano