le classi ricche.
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   Le ricchezze offrono tentazioni così grandi a quel dolce far niente a cui gli uomini inchinano per natura, che maggiore a due cotanti è la gloria di coloro che, nati in grembo alla fortuna, prendono, ciò non pertanto, una parte attiva ai lavori della loro generazione, e sprezzando
   i piaceri menano vita operosa e fruttifera. Torna in onore dei ricchi e dei patrizii inglesi il non istarsi colle mani alla cintola e l'attiva parte che prendono alle faccende dello Stato. Di un ricco ufficiale subalterno, che nelle campagne peninsulari camminava a fianco al proprio reggimento nella melma, fu detto argutamente: « Ecco il mezzo milione di rendita all'anno che cammina arditamente nel fango !» e a' di nostri molti prodi rampolli di nobili prosapie dormono il sonno eterno sulle aride spiaggie di Sebastopoli e sotto il terreno cocente dell' India, caduti per la gloria della loro patria.
   Nè meno illustri si resero le classi facoltose nelle più pacifiche discipline della filosofia e della scienza: testi-monii, a' mo d'esempio, i grandi nomi di Bacone, padre della filosofia moderna, Worcester, Boyle, Gavendish, Talbot e Rosse. Quest'ultimo, se non fosse nato nell'opulenza, sarebbe divenuto un grande inventore. Le sue cognizioni metallurgiche sono cosi vaste, che una volta gli fu offerta la direzione di una grande fonderia da un capitalista che ignorava l'alta sua condizione. Il famoso immenso telescopio Rosse, fatto da lui, è per fermo lo strumento più straordinario di questa fatta, ed agevolò e rese possibili non poche importanti scoperte astronomiche.
   Ma segnatamente alla politica ed alle lettere si son date sempre le alte classi inglesi. In questo ramo nobilissimo dell' umana attività, come negli altri tutti, non si viene in fama che mediante il lavoro, l'esercizio' e lo studio ; ¦e un grande ministro o capo parlamentare deve