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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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chi si aiuta dio l'aiuta
con solerzia nell'arte malagevole dell'arringare ed arricchì la propria mente degli elementi del sapere parlamentare. Egli si adoperò pazientemente per arrivare al trionfo, il quale venne lentamente, ma venne ; ed allora la Camera dei Comuni rise con lui, ma non di lui. La memoria del suo primo fiasco fu cancellata, e per consenso generale egli era uno de' più eloquenti e benevisi oratori parlamentari dell'Inghilterra
Per quanto sieno illustri gli esempi delle grandi individualità da noi rapidamente citate, il numero potreb-besi accrescere di molto con altri uomini viventi. Uno dei più preclari scrittori inglesi ebbe per vero a lamen-tere la decadenza di quella forza di carattere individuale che fa la gloria della nazione inglese; ma, secondo noi, il nostro secolo non giustifica siffatto lamento. Mai una improvvisa calamità pose a si dura prova la forza, la costanza e l'energìa individuale d'un popolo quanto l'insurrezione dell'India, eppure essa servì soltanto a rivelare l'inflessibile fermezza e l'eroismo latente della razza inglese. In quel terribile cimento tutti mostraronsi ugualmente grandi — donne, borghesi, soldati, dal generale fino al tamburo. Gli uomini appartenevano a quella specie comune che ci si para innanzi tuttodì per le vie, nelle officine, nei campi, nei club; nondimeno, quando incolse loro il disastro subitaneo, ciascuno e tutti diedero prove esuberanti di un coraggio e d'un' energìa che giunsero spesso all'eroismo. In niun secolo dell'istoria inglese spiccarono così splendidamente le migliori qualità
1 L' esempio di Disraeli può servir di norma a tanti deputati italiani, che, non essendo riusciti nei loro primi saggi d'eloquenza, seggono allibiti e non osano più aprir bocca; quantunque il Parlamento italiano nelle poco prospere condizioni presenti abbisogni di membri solerti ed assennati piuttostochè di oratori. (N. del Trad.)
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