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   guerrieri e viaggiatori.
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   umane, e non v' ha forse alcun nome nella nostra storia che offuschi quelli dei moderni eroi dell'India. Monta-lembert confessa che eglino onorano la razza umana. Citando i nomi gloriosi di Havelock, Nicholson, Peel, Wilson e Neil — ai quali si può aggiungere quello d'Outram, Baiardo dell' India, — lo scrittore francese dice che: « Nessuno di essi venne meno o tremò nella terribile e imprevista catastrofe; ma tutti, militari e borghesi, giovani e vecchi, generali e soldati, resistettero, combatterono e caddero con ammirabile intrepidezza. In quella circostanza apparve chiaramente quanto valga quella educazione pubblica che invita fin dalla giovinezza l'inglese a far uso della propria forza e libertà, ad associarsi, a resistere, a non temer nulla, a non esser sorpreso, di nulla, ed a salvarsi, mediante le proprie forze, nelle più dure strette e nei più pericolosi sbaragli della vita ».
   Esempi non meno splendidi di forza e coraggio individuali incontransi in avvenimenti più pacifici e scientifici. Livingstone con un eroismo maggiore di Francesco Saverio s'addentra nelle solitudini paurose ed inesplorate dell'interno dell'Africa per diffondervi la civiltà cristiana; Layard diseppellisce con rara costanza le città sepolte di Babilonia e di Ninive; Rawlinson decifera le loro iscrizioni cuneiformi che rettificano l'istoria assira ; Brooke pianta una florida colonia europea in mezzo alle tribù selvaggie e corsalesche dell'Oceano Indiano ; Franklin, Maclure, Collinson, Mac Glintock ed altri, aprendosi una via attraverso i ghiacci polari e le tempeste, sciolgono il grande problema del passaggio nord-ovest — imprese tutte che per ardire individuale, fiducia nelle proprie forze, energìa ed eroismo, non hanno paragone in verun secolo e in verun paese.