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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   il lavoro e la felicita'.
   2t
   fisico e intellettuale. Ed è pur certo che non v'ha bene che non possa essere acquistato col lavoro, nessun godimento che non possa essere dato dal lavoro. A questo 1* umanità è debitrice non soltanto d'essersi riscattata dagli orrori della vita selvaggia, ma gli è debitrice di tutti i progressi, di tutti i beneficii della civiltà.
   Il lavoro del più umile operaio, per quanto sia grossolano, contribuisce in qualche modo all'accrescimento generale del benessere sociale. È assai da lodare la saggezza di quell'imperatore chinese che diceva: « per ogni uomo » che non lavora e per ogni donna che si lascia andare » alla pigrizia, c' è qualcuno nell' impero che soffre la » fame od il freddo ». L'ozioso passa per mezzo alla vita lasciando così poca traccia della propria esistenza come la spuma sul mare o il fumo nell' aria ; laddove 1' uomo industre imprime il proprio carattere sul suo secolo ed esercita un' influenza salutare, non solamente sulla propria, ma anche sulle generazioni avvenire. Il lavoro è la miglior pietra di paragone dell'energìa degli uomini. Un punto, su cui non sarà mai sufficiente l'insistere, è questo: che il lavoro è una delle condizioni indispensabili della felicità. Il pigro suol vedervi un castigo ; ma l'uòmo sensato vi vedrà sempre una benedizione. La legge del lavoro si trova scritta in tutto l'organismo dell'uomo : nella carne e nei muscoli delle sue membra, nel meccanismo della sua mano, nelle fibre dei suoi nervi, nei lobi del suo cervello; ed all'armoniosa attività di tutte queste parti egli deve i maggiori godimenti che è capace di provare. Il lavoro è inoltre un'ottima scuola, eminentemente favorevole all'acquisto della saggezza pratica, e che, anche in una vita di lavoro assiduo e tutto manuale, non è-punto incompatibile con un'alta coltura intellettuale.
   Hugh Miller, che abbiamo già nominato, e ci occorrerà nominar molto spesso in questo libro, affermò qual risul-