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   chi si aiuta dio l'aiuta
   Per lavorare con libertà ed in segreto al perfezionamento della sua invenzione, ch'egli credeva prossima a dare un risultato pratico, risolvette di costruirsi un forno da vetro, vicino alla sua casa; e si mise subito al lavoro colle proprie mani. Andava egli stesso a cercare i mattoni , se li portava sulle spalle, li metteva a posto, facendosi così facchino, muratore, tutto ad un tempo. Dopo sette od otto mesi passati in tal maniera il forno fu fabbricato e pronto a ricevere il vasellame che Palissy aveva preparato, perchè, nel tempo stesso che costruiva il suo forno, avea preparato un certo numero di vasi di arenaria, i quali non attendevano più che lo smalto. Dopo una leggiera cottura preparatoria, li ricoperse della sua composizione smaltante, e li mise' di nuovo nel forno per far loro subire la grande e definitiva prova. Egli aveva in quegli ultimi tempi, malgrado lo sbilancio quasi completo delle sue finanze, accumulata una provvisione considerevole di legna, e credeva averne abbastanza per quell' ultimo sforzo. Il fuoco fu dunque acceso, e l'operazione incominciò. Palissy non perdette di vista un istante il suo forno. L'intera giornata passò cosi, poi la notte : Palissy vegliava sempre, ed alimentava il fuoco. Intanto lo smalto non si fondeva. Il sole venne a rischiarare una seconda volta i suoi lavori ; sua moglie gli portò la sua parte della magra colazione della famiglia, — egli non avrebbe lasciato per nulla al mondo il forno, nel quale non cessava di gettare di tempo in tempo della legna ; — ma il secondo giorno trascorse senza che lo smalto si fondesse. Il sole tramontò, ma Palissy non pensò a coricarsi. Pallido, stralunato, colla barba lunga, disperato, restò presso il suo forno, guardando avidamente se alla perfine lo smalto si fondesse. Passarono un terzo giorno ed una terza notte ; un quarto, un quinto, un sosto infine____sì, per sei lunghi giorni