bernardo palissy.
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   e sei mortali notti l'invincibile Palissy, malgrado la rovina di tutte le sue speranze, vegliò e lavorò.... ma lo smalto non si fondeva.
   Gli balzò allora in mente che colpa di tutto fosse la qualità delle materie impiegate; che la loro fusione potesse non esser completa; ed eccolo da capo a triturare e mischiare delle materie fresche, allo scopo ' di una novella prova. Cosi passarono due o tre settimane; ma dove trovare il danaro necessario per l'acquisto dei vasi, ai quali il nuovo smalto era destinato ? Quelli che aveva modellati egli stesso per il tentativo precedente erano stati si completamente guasti da una troppo .lunga cottura , che non erano più buoni a nulla. Ne abbisognavano altri, e Palissy non aveva più denaro. Restava un mezzo: prender a prestito. Quantunque sua moglie ed i vicini lo accusassero di dilapidare pazzamente tutto il suo in futili esperimenti, egli godeva di una buona riputazione. Trovò dunque facilmente la somma di cui aveva bisogno per comperare altri vasi ed altra legna, e bentosto tutto fu pronto per un nuovo tentativo. I vasi furono debitamente intonacati e posti accuratamente nel forno, ed il fuoco fu acceso ancora una volta.
   Questo tentativo era proprio l'ultimo ; era il tentativo della disperazione. Palissy fece dunque un fuoco sfavillante, ma, non ostante un calore intenso, lo smalto non si fondeva. Già la legna cominciava a mancare. Come mantenere sino alla fine quel fuoco d'inferno? Pali» guarda intorno a sè, ed i suoi sguardi cadono sulle pj zate del giardino, legno secco, e che brucierebbe miri mente. Che cosa era un simile sacrifizio in confronto d< grande esperienza, il cui successo non dipendeva fo più che da alcuni copponi di legna ? Le palizzate ab strappate e gettate nella fornace. Vano sacrifizio-! 1 smalto non si fonde per anco. Dieci, minu