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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chi si aiuta dio l'aiuta
   calore farebbero forse 1' affare ! Occorre deila legna, ancora della legna, della legna a qualunque prezzo ! Piuttosto abbruciare le mobiglie che veder mancare quest'ultimo esperimento! Un fracasso terribile si fa sentire in -casa, e, fra le grida di stia moglie e dei suoi figli, che, questa volta, temono sul serio che Palissy sia realmente pazzo, questi arriva carico di pezzi di tavole e di sedie rotte eh' egli getta nella fornace. Ma lo smalto non si fonde ancora. Non resta più che il pavimento. Vada anche il pavimento 1 Un rumore di colpi di martello e di assi rotte si fa sentire una seconda volta nella casa, e presto le assi strappate trovano nel fuoco la stessa sorte dei mobili. Moglie e figli questa volta si precipitano fuori di casa, e disperati se ne vanno per la città, gridando che il povero Palissy è divenuto pazzo furioso, eh' egli abbrucia la sua casa per far cuocere i suoi vasi.
   Palissy, che da un mese non avea cangiato di biancheria , era assolutamente sfinito dalla fatica, dall ansietà, dai digiuni e dalle veglie. Indebitato per soprammercato, egli sembrava, non è vero? caduto nell'estremo della rovina. Ebbene, era tutt'il contrario: egli aveva trovato il secreto; l'ultimo soffiò di calore avea fuso lo smalto. I grossolani vasi di areijfiria bruna, usciti dal forno e raffreddati all' aria, si trovarono trasformati in bella maiolica bianca. Oramai Palissy poteva sopportare pazientemente i rimproveri, gli oltraggile gli Spregi. L'uomo di genio, grazie alla tenacità della'sua inspirazione, aveva riportata la vittoria; egli aveva strappato alla natura uno dei suoi segreti, e poteva a suo bell'agio attendere che giorni migliori gli offrissero l'occasione di mettere a profitto la sua scoperta.
   La prima cosa eh' egli fece, dopo l'avvenimento che abbiamo raccontato, fu di prendere a cottimo un vasellaio, al quale fornì i modelli, su cni questi dovesse lavorare,