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   chi si aiuta dio l'aiuta
   si stabili per proprio conto in una piccola casetta a Burs-lem. Qui egli fabbricò i suoi manichi di coltello, i suoi piatti dalle foglie verdi, ed altri piccoli oggetti, occupandosi, nelle ore d'avanzo, ad acquistare cognizioni pratiche di chimica, per poter migliorare le qualità dei suoi prodotti riguardo a colore, lucentezza e solidità.
   Il successo coronò i suoi sforzi, e a poco a poco i suoi affari prosperarono. Acuto indagatore ed esatto osservatore, egli giunse a scoprire che una certa terra contenente silice, la quale era nera prima della calcinazione, diveniva bianca dopo essere stata esposta al calore di una fornace. Questo fatto, osservato e ponderato, gli diede l'idea di mescolar la silice con la terra rossa delle sto-, viglie, e gli fece scoprire che questa mistura diventava Manca quand'era calcinata. Egli non aveva che a coprire questo materiale con una vetrificazione di smalto trasparente per ottenere uno dei più importanti prodotti dell'arte fittile, quello cioè che sotto il nome di maioliche inglesi doveva in poco tempo acquistare il massimo valor commerciale e divenire un oggetto di utilità universale.
   Wedgwood potè ben presto allargare la cerchia delle sue operazioni e prese a fare in grande quantità maioliche di color bianco, e poi color caffè e latte, che acquistarono una grande celebrità. Il perfezionamento dell'arte ceramica divenne la sua passione, e fùon lo perdè mai di vista un momento. Checché togliesse a fare il faceva coll'arco della schiena, animato dalla determinazione di riuscire. Appresso, si consacrò a pazienti indagini chimiche, e cresciutigli i mezzi non la perdonò nè a lavoro né a spesa, per ottenere i risultati sperati. Egli cercò la compagnia di artisti, scienziati ed eruditi, raccogliendo sempre alcunché di profittevole dal loro consorzio. Anche dopo esser divenuto ricco continuò a perfezionare la sua industria, stimolando col proprio esempio quella dell'in-