operosità' di watt.
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   Noi troviamo aggruppati intorno ad essa Savery, minatore di Corno vaglia; Newcomen, fabbro-ferraio di Dartmouth ; -Cowley vetraio: Smeaton, ingegnere; e torreggiante sopra tutti il laborioso, paziente, instancabile Giacomo Watt, fabbricatore di strumenti matematici.
   Watt fu uno degli uomini più industriosi che siano mai vissuti. Qualunque cosa gli capitasse sott'occliio nel corso dei suoi affari diveniva immediatamente un soggetto di studio per lui; e la storia della sua vita dimostra, ciò che del resto conferma 1' esperienza di tutti i tempi, non essere l'uomo dotato di maggior vigore e capacità naturale colui che arriva ai maggiori risultati, bensì colui che adopera le proprie forze con la maggiore assiduità, con la perizia metodica che si acquista soltanto mediante il lavoro, 1' applicazione e 1' esperienza. Molti uomini a' tempi suoi erano più saputi di Watt, ma nessuno lavorò così assiduamente come lui per volgere tutto ciò che sapeva a fini giovevoli, ad applicazioni pratiche. E primeggiò sopratutto per la sua ardente perseveranza nell'indagine dei fatti; coltivò con diligenza quell' abitudine di attenzione intelligente, da cui dipendono principalmente tutte le più alte qualità della mente.
   Fin da fanciullo Watt trovò la scienza ne' suoi trastulli. I quadranti sparsi nell'officina del padre suo gli suggerirono lo studio dell'ottica e dell'astronomia; la sua salute cagionevole lo indusse a cercare i segreti della fisiologia ; e le sue passeggiate solitarie per la campagna 1 invaghirono dello studio della botanica, della storia dell'archeologia. Essendo fabbricante di strumenti mat matici, ricevette un giorno la commissione di un Organ< e quantunque non avesse l'orecchio musicale, prese «. studiar l'armonia, e riesci a costruire quello strumento. Parimenti quando gli fu dato a riparare il p^ dello della macchina a vapore di Newcomen, i