la manifattura del cotone.
   sa
   macchina condensatrice come motore poderoso : e il successo Anale di amendue appartiene oggidì all' istoria.
   D'allora in poi una serie d'operai eminenti si succedettero, e aggiunsero un dopo l'altro tanti perfezionamenti alla macchina a vapore, che la resero atta ad ogni specie d'usi industriali, specialmente a mettere in moto altre macchine, a dare impulso alle navi, a macinare il grano, a stampar libri, a coniar monete, a martellare, spianare, foggiare in mille guise i metalli : in breve, a compiere tutti i lavori meccanici che richiedono molta forza. Una delle modificazioni più utili ed ingegnose nella macchina a vapore fu quella immaginata da un altro operaio, Tre-vithick, il minatore di Gornovaglia, e che perfezionata più tardi da Giorgio Steplienson, lavorante nelle miniere di carbon fossile, divenne la locomotiva delle strade ferrate, macchina ammirabile, grazie alla quale si son compiuti e si compiono cambiamenti sociali d'importanza incalcolabile, e che per la loro influenza sui progressi della civiltà sorpassano di molto tutto ciò che si, poteva sperare dalla macchina condensatrice di Watt.
   Un altro dei più grandi risultati dell'invenzione di Watt, quello che pose un potere quasi illimitato a disposizione delle classi produttrici, fu lo stabilimento delle manifatture di cotone. L'inventore, il cui nome s'è incarnato con la fondazione di questo gran ramo d'industria, è senza, dubbio Sir Riccardo Arkwriglit, uomo in cui la sagacia pratica « l'energia furono per avventura ancor più singolari eh© la sua inventiva meccanica. La sua originalità come i] ventore fu, a vero dire, revocata in dubbio, come quel di Watt, come quella di Stephenson. Probabilmente Ar wriglit sta nella stessa attinenza alla macchina da filai come Watt alla macchina a vapore, e Stephenson alla lo corno ti va; vale a dire ch'egli raccolse le fila spar invenzioni precedenti, e le riunì giusta un digi