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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327
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chi si aiuta dio t> aiuta.
Arkwright era un lavoratore instancabile, un uomo di maravigliosa energia e d'applicazione indefessa agli affari. Vi fu un periodo della sua vita, in cui lavori ardui e continui, richiesti dall'impianto, e la direzione delle sue numerose officine lo tenevano occupato dalle quattro ore del mattino alle nove della sera. A cinquantanni si accinse ad imparare la grammatica inglese ed a perfezionarsi nella calligrafia ed ortografìa. Quando viaggiava,, andava di carriera a quattro cavalli per risparmiar tempo. In una parola, Arkwright fu in Inghilterra il fondatore del moderno sistema manifatturiere, sistema che procacciò e procaccia tuttavia immense ricchezze agli individui ed alla nazione.
Non è a credersi che qualunque inventore, per quanta abile sia, possa mettersi alla testa dell' industria, come fece Arkwright. Molti vengono meno nella direzione degli affari che richiedono l'esercizio di qualità speciali,, come sono la capacità di distribuire il lavoro di un gran numero d'uomini, la prontezza dell'azione nelle circostanze difficili ed impreviste, la condotta sagace negli affari pratici della vita. Watt, per esempio, aveva in uggia l'attrito col mondo, il contatto con uomini d'ogni specie, che è pur necessario nelle grandi operazioni industriali. Egli ebbe a dichiarare che avrebbe piuttosto affrontato un cannone carico, che assestato un conto o stretto un contratto ; ed è sommamente probabile ch'egli non avrebbe ritratto alcun vantaggio pecunario dalla sua grande invenzione, e non avrebbe mai potuto difenderla dagli attacchi reiterati dei pirati industriali che piombarongli addosso in Gornovaglia, a Londra, e nel Lancashire, se non avesse avuta la fortuna di avere per socio, nella gran crisi della sua carriera, l'illustre Matteo Boulton, il padre di Birmingham.