70
   chi si aiuta dio t> aiuta.
   tato dell' applicazione assidua ; suo padre era muratore, e suo fratello maggiore, muratore anch'esso, gì'insegnò a contar fino a 100 per diecine, nel che s'addestrò per bene. Appresso imparò a modo suo la tavola di moltiplicazione, mediante piselli, e procacciatesi alcune palline da schioppo prese a disporle in quadrati, di cui ciascuna linea contenesse un numero uguale di palline; e contando i loro lati apprese a moltiplicare fino a 10 via 10. Di contro alla casa paterna era un fabbro ferraio che avea preso per garzone un suo nipote. Il ragazzo Bidder, stretta amicizia col vecchio fabbro, scorrazzava per la sua officina, tirava il mantice della fucina e porgeva ascolto alle sue storielle. Una volta qualcuno citò a caso una somma, forse 9 via 9, a che il ragazzo rispose correttamente. Ciò destò non poca sorpresa, e per porlo in imbarazzo furongli fatti altri quesiti eh' egli sciolse con uguale facilità. I numeri moltiplicati erano così alti, che il nipote del fabbro ferraio dovette scriverli col gesso sopra una tavola per vedere se erano giusti, e tali furon trovati. Il ragazzo fu allora considerato come un portento, e i soldi piovevano nelle sue tasche ; l'ammirazione e il guadagno lo invaghirono sempre più della scienza dell' aritmetica, a tal segno che divenne a poco a poco capace di moltiplicare per migliaia e si rese familiare la tavola moltiplicatoria fino al milione. Lo straordinario Fanciullo calcolatore fu considerato quale un prodigio de' tempi ; i frenologi si fecero fare un modello della sua testa e de' suoi organi, modello che fu citato nel Phrenological Magazine qual prova luminosa dell'esattezza di questa scienza. Qualche tempo dopo, egli entrò scritturale in un ufficio di assicurazioni eh' ei lasciò poi tosto per entrare al servizio del valente ingegnere, ora defunto, Palmer. Il suo avanzamento fu rapido e la sua riputazione crebbe celeremente, risultato dovuto non meno alla sua perseveranza che alla sua eminente abilità