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Chi si aiuta Dio l'aiuta
Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi
Samuele Smiles (tradotto da Gustavo Strafforello)
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1867, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ciascuno può fare ciò che fa un altro.
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   mentre il riposo suo consisteva semplicemente nel cambiare occupazione. Carey era figliuolo d' un calzolaio , ed era assistito nei suoi lavori da Ward, figliuolo d' un falegname, e da Marsliman, figliuolo d'un tessitore. Mediante i loro sforzi riuniti, un magnifico collegio fu eretto a Serampora ; e la Bibbia fu tradotta in dodici lingue e furono sparsi i semi d'una benefica rivoluzione morale nell'India inglese. Carey non arrossi mai della sua bassa origine. Pranzando un giorno alla tavola del go-vernator generale, udì un ufflziale chiedere a mezza voce ad un altro se era vero che Carey fosse stato calzolaio» « No, signore, sclamò Carey immediatamente, io fui soltanto ciabattino ». Della sua perseveranza come fanciullo narrasi un aneddoto sommamente caratteristico. Inerpicandosi un di sopra un albero, cadde, e si fratturò una gamba. Fu confinato per più settimane nel suo letto, ma, non appena risanato, che cosa fece? Andò e salì su quel-I* albero stesso donde era caduto. Carey abbisognava di questo coraggio pertinace ed indomabile per compiere le nobili missioni che hanno reso illustre il suo nome.
   Era massima prediletta del filosofo Young che ciascuno può fare ciò che fa un altro, ed egli stesso si comportò secondo questo precetto. Narrasi anche di lui ch'ei salì la prima volta a cavallo in compagnia d'un cavalcatore consumato, il quale sbarattò col cavallo felicemente una siepe-, Young volle imitarlo, ma cadde ; senza profferire una parola sali di bel nuovo in groppa; fece un secondo tentativo che andò fallito come il primo, ma egli non vuotò però l'arcione ; la terza volta ei superò la siepe come il suo compagno. È nota la storia di Timur il Tartaro, che imparò dal ragno una lezione di perseveranza nell'avversità ; ma non meno interessante è il seguente aneddoto di Awdubon, il celebre ornitologo americano: «Una di' dic'egli, che incolse a duecento de' miei^ disegni i