esercizi! dell'oratore.
   289
   la più semplice, la più primitiva delle azioni, quella di camminare. Quanto alla ballerina che fa uno scambietto, al concertista che suona una sinfonia, essi devono la loro abilità alla ripetizione perpetua degli stessi tratti e alle numerose difficoltà vinte. Si congratulavano alcuni con Carissimi perla facilità eia grazia delle sue melodie.«Ah! egli sclamò sorridendo : voi non v' immaginate quanta fatica ci abbia voluto per acquistar quella facilità. » — « Quanto tempo avete messo a dipinger quel quadro ? » fu chiesto a Reynolds. » Tutta la mia vita, » egli rispose. L'oratore, che con si apparente facilità versa sugli uditori incantati le onde della sua eloquenza, non giunge a questo meraviglioso potere che a forza di lavoro, di pazienza, di perseveranza, di ripetizioni, e spesso di crudeli amarezze. L'oratore americano Enrico Clay spiegò così ad alcuni giovani il segreto de' suoi trionfi : « La mia riuscita io la devo sopratutto a questo, che all'età di 27 anni cominciai e per molti anni continuai a fare tutti i giorni una lettura e parlare poi con abbondanza sull'argomento trattato nel libro d'istoria o di scienza che aveva letto. Io mi dava a siffatte improvvisazioni, ora nei campi, ora nei boschi, e spesso anche in una stalla, dove non avevo altri uditori che il bue ed il cavallo. A tale pratica precoce della più grande di tutte le arti io devo gli impulsi primi e determinati che hanno segnato la mia carriera e la mia sorte. »
   Gli uomini più nobilmente educati si mostrarono sempre i più capaci di affrontare risolutamente ogni sorta di difficoltà. La più gande povertà non fu mai un ostacolo per coloro che seppero educarsi da sè. Il professore di lingue Alessandro Murray imparò a scrivere vergando le sue lettere sopra un vecchio pezzo di cartone con un troncone riarso. L'unico libro che suo padre, povero mandriano, possedesse era un vecchio riunto Catechismo, Chi si aiuta Dio l'aiuta. n