chi 61 aiuta Dio l'aiuta
   tentazione, come tendenti a fare della virtù un' abitudine; cotalrhè da ultimo può divenir più agevole l'esser buono che il cedere al peccato. Anche Lord Brougham, propugnando l'immensa importanza dell'educazione e dell esempio in gioventù, dice : « Io affido ogni cosa sotto il cielo all' abitudine, sopra la quale in tutti i secoli il legislatore del pari che il maestro hanno posto principalmente la loro fiducia; all'abitudine che rende facile ogni cosa e rende difficile soltanto la deviazione da un atto consueto. » Per tal modo convertite la sobrietà in abitudine, e 1* intemperanza vi verrà in odio ; fatevi un' abitudine della prudenza, e 1' avventataggine del prodigo rivolterà tutti i principii sui quali si regola la vostra condotta individuale. Quindi la necessità di vigilare con somma cura su noi stessi'e di opporre la maggior fermezza contro l'invasione di ogni mal abito, perocché il lato debole del carattere è sempre in quel punto ove ha ceduto una volta, e ci vuol del tempo assai, innanzi che un principio restaurato possa divenire cosi saldo come un principio che non fu mai scosso. È una bella osservazione quella di uno scrittore russo: «Le abitudini sono come una collana di perle: sciogliete il nodo, e le perle sfilano.»
   L'abitudine, quando è formata, agisce involontariamente e senza sforzo; soltanto a volerle resistere uno si accorge della potenza ch'essa ha acquistato. La ripetizione frequente di un atto qualunque crea ben presto l'attitudine e l'inclinazione. E*può parere a prima giunta che l'abitudine non abbia maggior forza di un ragnatelo; ma formata che sia, essa avvince come una catena di ferro. I piccoli avvenimenti della vita, presi separatamente, agnui nitrii'essi parere 'li poca importanza; ma son come ÉHrhe cade silenziosa monto bioccolo a bioccolo; ac-BMmHÉMMPPCcoli formano la valanga.
   Hpfle»imi, l'Iniziativa individuale,