Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      nuto il partito per la metà delle fave nere e una più, aves-sono più suffragi degli altri, s'intendessono eletti uficiali di banco, e non potessono rifiutare: i nominatori che si fussino apposti, dovessero avere due fiorini d'oro per ciascuno; l'ufi-zio de' quali sedici ufiziali di banco fusse, servire il comune fra tutti e sedici d' ottantamila fiorini, ciascuno per la rata sua; quarantamila per tutto il mese d'agosto e il restante per tutto il settembre vegnente, sotto pena di fiorini mille per ciascuno, il quale in detto tempo non pagasse la parte sua, e gli altri sotto la medesima pena dovessino sopperire a quanto mancasse. Durava l'ufizio loro un anno; nel quale anno potevano spendere per salario de' loro ministri infìno alla somma di dugento fiorini, e '1 salario loro era centoventi; dovevano avere per loro utili a ragione di dodici per cento, o veramente gì' interessi che mostrassero aver patiti di più per cagione delle dette somme prestate : l'assegnamento cosi de' capitali, come degl' interessi fu tutto quello che si ritraesse dell' ultimo accatto, e tutto quello che si cavasse dal camerlingo di Dogana, pagati che fussero gli ufiziali dell'Abbondanza e tutti gli altri, a cui detta entrata fusse stata obbligata e consegnata prima. La seconda provvisione, che quanto più presto si potesse, si creasse un magistrato di quattro cittadini per la maggiore e uno per la minore, senzachè potessono rifiutare, i quali fra un termine d'un mese dovessono aver fatta e incamerata una imposizione a perdita, cioè posto un accatto, il quale rendere non si dovesse, a tutti coloro che fusseno descritti in su' libri delle decime e non avessono avuto dell' accatto del millecin-quecenventotto; gli uficiali furono questi: Giovanni d'Agostino Dini, Pierozzo di Pierozzo, Lorenzo di Domenico Pedoni, Agnolo di Cambio Anselmi, Andrea di Pandolfo Benvenuti. La terza e ultima, che si eleggessero quattr' uomini, l'ufizio de' quali fusse, risquotere tutti i residui di tutti gli accatti e balzelli posti; i quali uomini furono questi : Antonio d'Andrea Boni, Giovambatista di Bernardo del Barbigia, Niccolò di Salvetto Salvetti, e Antonio di Giuliano Maz-zinghi.
      XIII. Ancora, perchè non mancassero i viveri, fecero publi-camente bandire in tutti i luoghi più necessari che tutte le


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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Dogana Abbondanza Giovanni Agostino Dini Pierozzo Pierozzo Lorenzo Domenico Pedoni Agnolo Cambio Anselmi Andrea Pandolfo Benvenuti Antonio Andrea Boni Giovambatista Bernardo Barbigia Niccolò Salvetto Salvetti Antonio Giuliano Maz-zinghi