Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      storia fiorentina.
      [15-29]cardinale di Carpi, gli fecero, tolto prima loro le scritture e tutti i danari, disaminare in presenza loro da messer Benedetto Conversini da Pistoia vescovo d'Iesi, il quale v' era governatore, più e più volte assai rigidamente, infino ad appiccargli alla fune e minacciargli di volergli tormentare. Ultimamente gli fecero condurre a Furli, e quivi gli tennero prigioni ; il cavaliere, infino che Malatesta capitolato col principe d' Oranges, s'uscì di Perugia; ser Vecchia, infino che i Fiorentini, più per la forza fatta che per lo consiglio dato loro da Malatesta, come al suo luogo si vedrà, capitolato dopo la morte del principe con don Ferrante Gonzaga, per-derono affatto la loro libertà. Pece ancora intraprendere un mandato de' signori Dieci in questa maniera. Avevano i Fiorentini tra gli altri condottieri loro soldato il signor Napoleone Orsino, chiamato1 l'abate di Farfa, con dugento cavalli, e perchè facesse mille fanti di più, gli mandarono per uomo a posta tremila fiorini d'oro; il qual mandato per commessione di Clemente fu preso e svaligiato presso a Bracciano da Girolamo Mattei; onde segui quello che poco appresso si dirà.
      XXII. Aveva Cesare avantichè si partisse di Barzalonadato commessione al principe d' Oranges viceré di Napoli, che a ogni richiesta di papa Clemente mettesse insieme le genti, e marciasse con elle quandunque e dovunque da Sua Santità imposto gli fosse ; e perchè gli parea che egli troppo indugiasse, lo mandò a sollecitare .per monsignore di Bombar-don, il quale era uno di quei franzesi eh' era venuto in Italia con Borbone. La cagione dell' indugio era, che '1 principe non voleva per cosa del mondo partire senza menar seco Giovanni d'Urbina; ed il Consiglio collaterale di Napoli (a cui, e ad esso principe aveva rimesso Cesare questa bisogna, scrivendo, che se le cose del Regno non ricercavano la presenza di lui, il viceré se ne potesse valere) mai non gli le aveva voluto concedere, si per cagione di quelle terre che tenevano ancora guardate nella Puglia i Franzesi ed i Viniziani, e si perchè, secondo che si suspicò, il marchese del Guasto segretamente l'inimicava, col quale poco
      1 II tignor Napoleone Ortino, chiamalo, manca nel Cod. Rinncc.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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