Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
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libro nono.
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nessuno. Tutto lo spazio dal primo canto delle mura di San Niccolò per infino alla chiesina chiamata Santa Maria del Cantone, quasi di costa al tiratoio dell' Uccello, sono braccia tremila settecencinquanta, che fanno un miglio e tre quarti appunto, e altrettanto si può dire di quello spazio, il quale è di qua d'Arno da man destra al canto alla Porta alla Giustizia, infino alla porticciuola d'Arno, dove sono le mulina e la vaga loggia de' Medici.
XXXIV. Le porte per le quali s'esce e entra in Firenze sono, senza le murate,1 undici a novero, sei di qua d'Arno e cinque di là, tutte con i loro antiporti e torrioni. Tutte le mure del di qua d'Arno, dove sono le sei porte, cioè dal Cantone alla Porta alla Giustizia infino alla porticciuola del Prato d'Ognissanti, comprendono braccia ottomila quattrocentonove, che fanno tre miglia e poca cosa più d'un terzo, ragionando sempre di dentro, e sono alte venti braccia, contando i merli; perchè tutte le mura di Firenze sono merlate, e tutte si possono dinanzi a detti merli girare agiatamente intorno intorno, e nell' intervallo che è tra l'un merlo e l'altro, in molti de' quali merli sono alcune balestriere, può ciascuno affacciarsi, e rimirare all'ingiù: sono grosse tre braccia e mezzo senza lo spazio lo quale occupano i barbacani che elleno per maggior fortezza e bellezza hanno dalla parte di fuori, dove sono i fossi larghi venticinque braccia, ma oggi poco fondi e quasi ripieni, e di là da'fossi hanno una via pubblica larga sedici braccia, la qual via hanno ancora dalla parte di dentro, dove si spasseggia lungo le mura. A ogni dugento braccia era una torre alta braccia quaranta e larga quattordici, le quali torri co'torrioni delle porte, oltra l'incredibile fortezza, facevano, quasi incoronando Firenze, una vista maravigliosamente bella e piacevole; dico, era, e facevano, perchè poco innanzi alla mutazione dello Stato furno, come si disse jie' libri precedenti, gittate in terra e pareggiate colle mura. Sono le strade di Firenze convenevolmente larghe, e làstricate si può dir tutte, e tutte quasi in croce, co'loro passatoi a ciascun canto, e per tutto hanno alcune fogne, per le quali in poco d'ora, piova forte se sa, l'acque
« Il MS. P., rimurate.
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