Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
58 storia fiorentina. [15-29]e da sinistra verso Mugnone, la chiesa che s'edifica tuttavia in onore della vergine Maria della Quercia, e sopra essa il luogo de' Romiti di Gamaldoli, e vicino a questo il palagio chiamato i Tre Visi edificato da messer Matteo Palmieri. Innanzi che s'arrivi all' erta di Fiesole, si trova il convento de' Frati Osservanti di San Domenico, e dirimpetto a questo a mezza spiaggia verso Mugnone, il grandissimo e bellissimo convento de' canonici regolari, chiamato la Badia di Fiesole, edificato con incredibile spesa e magnificenza da Cosimo de' Medici il vecchio. In capo all'erta sopra una lunga scala accanto al maraviglioso palazzo di Lorenzo di Pierfran-cesco, siede la chiesa ed il munistero de' Frati Mendicanti di San Girolamo, a man destra del quale, ma in sulla più alta parte del monte, non più che due miglia lontano da Firenze, vagheggia Fiesole, già città ed oggi fruttifero monte, benché ancora città, tutto il piano e tutti i colli dintorno a Firenze ; dico ancora città, perchè ha sempre avuto ed ha di presente il suo vescovo; la piazza, dove è la casa del vescovo e la canonica, e un bellissimo prato con alcuni antichissimi altissimi e frondosissimi olivi ; e nella più alta parte della città, dove fu già la ròcca, è il munistero de' Frati Osservanti di San Francesco. E nel vero la stanza di questo amenissimo poggio è piacente e dilettosa tanto, che par vero quello che favolosamente scrivono alcuni, cioè che fusse edificata da Atlante sotto costellazione di dover porger sempre a chiunque l'abitasse, quiete di mente, riposo di corpo e allegrezza di cuore. Vicino a Fiesole sono d'ogn' intorno molte case ed alcuni palazzi, come Castel di Poggio e Vincigliata degli Alessandri; rincontro quasi alla Torre degli Scossi, e per la via che cala verso Maiano, appunto sotto Monte Ceceri, è il convento della Doccia. Tra la Porta alla Croce e quella a Pinti non è porta nessuna murata, ma una torre con cinque facce, la qual si chiamava anticamente la Guardia del Massaio, ed oggi la Torre a tre Canti.
La quarta si chiama da un munistero eh' è poco fuori di lei da mano dritta, la Porta a San Gallo, il qual munistero fu muraglia di Comune, ma fatto la maggior parte dal magnifico Lorenzo per soddisfare a Fra Mariano da Ghinazzano
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