Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      68 storia fiorentina. ' [1529]mente ripresi coloro, i quali posero tanto sotto i monti quasi la metà delle mura di Firenze, non si ricordando per avventura , che al tempo eh' elle furono poste, non s'erano ancora sognate, non che trovate, l'artiglierie ; e nondimeno se Firenze fosse stata posta dove è Peretola, o quivi all' intorno, ella oltre il fuggire l'inondazioni delle piene, quando Arno esce per le pioggie del suo letto, sarebbe stata non solamente molto fortissima, come ella è ora, ma inespugnabile. Il monte di San Miniato ha sotto sè una valle, e sopra, due altri monti, il Gallo e il Giramonte, de'quali si è favellato pur testé.
      La quinta ovvero undecima ed ultima porta s* appella da una chiesa, la quale è nel suo borgo di dentro, la Porta a San Niccolò; il borgo di fuori dura infino a Ricorboli poco più o poco meno d'un miglio, con tante e tali case, orti, chiese, botteghe e osterie, che si trovano delle città le quali tante nè cosi fatte per avventura non hanno; e di vero quanti borghi ha Firenze, tante si può dire che abbia città. E per certo non pure la città, ma ancora la cittadinanza di Firenze s'è tanto e in tanti modi mutata dal ventisette in qua, che se pur sono, non paiono essere quelle medesime. Al principio di detto borgo sono da sinistra le mulina chiamate di San Niccolò, dove è la gora; truovasi poi il greto d'Arno e le sue rive di mano in mano, donde, lasciati Rusciano ed altri rilevati palazzi a man destra, i quali palazzi rispondono in una valle chiamata Gamberaia,1 tra Santa Margherita a Montici ed il piano di Giullari, si trova per andare nel Valdarno di sopra, oltraBisarno, il piano di Ripoli, dove è la casa di Francesco Bandini, rasente il munistero delle monache di Santa Brigida, chiamato il Paradiso, vicino a Rimaggio, piccolo ruscello, sopra e d'intorno al quale sono palazzi senza numero, e massimamente verso l'Antélla onde "si va alla bellissima villa e casamento chiamata l'Apeggia. Dal piano di Ripoli, seguitando il cammino diritto, dopo un' erta lunga e sassosa molto, si truova l'Apparita, cinque miglia discosto, dalla quale comincia a quelli che vengono del Valdarno di sopra ad apparire, anzi apparisce in un subito, tutta la città di Firenze,
      1 In una valle chiamata Gamberaia, oon è nel codice Rinucciniano.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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