Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
84 storia fiorentina. ' [1529]e poi quella di Cortona, la quale più licenziosamente viveva che la prima, i costumi sono non so se ingentiliti o corrotti.
XLVII. L'abito de'Fiorentini passatoli diciottesimo anno, è, la state, quando vanno per la città, una vesta o di saia o di rascia nera, lunga quasi infino a'talloni, e a' dottori ed altre persone più gravi senza quasi, soppannata di taffettà, ed alcuna volta d'ermisino, o di tabi, quasi sempre di color nero, sparata dinanzi e dai lati, dove si cavano fuori le braccia, ed increspata da capo, dove s'affibbia alla forcella della gola con uno o due gangheri di dentro, e talvolta con nastri o passamani di fuora; la quale vesta si chiama lucco; portatura comoda e leggiadra molto: il qual lucco i più nobili e più ricchi portano ancora il verno, ma o foderato di pelli, o soppannato di velluto, e talora di dommasco; e di sotto, chi porta un saio, e chi una gabbanella, o altra vesticciuola di panno soppannata, che si chiamano casacche; dove la state si porta sopra1 il farsetto, ovvero giubbone solamente, e qualche volta sopra un saio, o altra vesticciuola scempia di seta, con una berretta in capo di panno nero scempia, o di rascia leggerissimamente soppannata, con una piega dietro che si lascia cadere giù in guisa che cuopre la collottola, e si chiama una berretta alla civile; e dove già chi portava i capelli e non si radeva la barba, era tenuto sgherro e persona di mal affare; oggi di cento, novantacinque sono zucconi e portano la barba; cosa nel vero più virile; di maniera che coloro che fanno altrimenti, sono tenuti uomini all' antica, e chiamati per beffarli, dalle zazzere che e' portano, zazzeroni. E non è dubbio che il vestire cosi degli uomini come delle donne dal dodici in qua s'è forte ripulito e fatto leggiadro, non si portando più come allora si faceva, nè saioni co' pèttini1 e colle maniche larghe, i quali davano più giù che a mezza gamba, nè berrette che erano per tre delle presenti, colle pieghe rimboccate all'in su, nè scarpette goffamente fatte co' calcagnini di dietro. Il mantello è una veste lunga per li più insino al collo del piede, di colore ordinariamente nero, ancoraché i
* Male l'edizione fiorentina, sotto. Sopra hanno tutti i Mas. non escluso il Rin.
* Così chiamavasi un ornamento fatto in qualche modo a guisa di pèttine.
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