Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1529] libro nono. 87
      seta a uso di zanaiuoli, ed in somma star poco meno che schiavi tutto il giorno e gran pezza della notte alla caviglia ed al fuso, si ritrovi poi in molti di loro, dove e quando bisogna, tanta grandezza d'animo, e così nobili e alti pensieri,
      che sappiano ed osino non solo di dire, ma di fare quelle tante e sì belle cose eh' eglino parte dicono, e parte fanno ; e pensando io qual possa esser di ciò la cagione, non ritrovo la più vera, se non che'l cielo fiorentino, forse tra l'aere sottile d'Arezzo ed il grosso di Pisa,1 infonda ne' petti loro queste cosi fatte proprietà. E chi andrà bene considerando la natura e l'usanze de' Fiorentini, conoscerà loro nascere molto più atti al potere soprastare agli altri, che al volere ubbidire. Nè si crederebbe agevolmente quanto fece gran frutto in gran parte della gioventù l'ordinanza della milizia; perciocché dove prima molti di loro senza alcuna grave cura e pensiero o della repubblica o di loro medesimi, s'andavano tutto '1 giorno a spasso, o stavano su per le pancacce, e dallo speziai del Diamante a caratare l'uno l'altro, e dir male di questo e di quello che passava per la via; eglino, quasi nuova e salutevole Circe di bestie in ueinini gli avesse subitamente ritornati, si diedero, non curando de'propri danni e pericoli, a procurare con ogni studio e diligenza così l'onore e la fama di se medesimi, come la libertà e la salute della loro patria. Nè per le cose dette è mio intendimento di voler negare, che de' Fiorentini non ne siano de' superbi, degli avari e degli ambiziosi, perchè mentre saranno uomini, sempre saranno vizi; anzi, quegli che sono ingrati, quelli che sono invidiosi, quelli che sono maligni e malvagi, sono ingrati, sono invidiosi, sono maligni e malvagi in supremo grado, come ancora quelli che virtuosi sono, sono eccellentissimamente virtuosi: e già si dice volgarmente, che i cervelli fiorentini non hanno mezzo nè nell' una parte nè nell'altra; onde come gli sciocchi sono stoltissimi, così i savi sono sapientissimi.
      Io potrei in questo luogo così molte e molto barbare e biasimevoli usanze che sono in Firenze giustissimamente vituperare, come molte e molto civili e lodevoli giustissimamente commendare, e tra 1' altre quella de' Buonuo-
      ' Forte tra l'aere ec. non è nel Coti. Rin.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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