Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1529]LIBRO DECIMO.
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      ma l'osservanza e la riverenza delle cose sacre e divine. Guardici dunque, guardici, nobilissimi e prudentissimi cittadini, guardici, dico la terza volta, Dio e Gesù Cristo nostro re dall' aver noi vinta questa legge e dal farla osservare o per mancamento di fede o per dispregio della religione cristianaIo per me adoro e adorerò sempre divotamente il pontefice, come capo e principe della Chiesa romana e della religione cristiana;s ma odio bene immortalmente, e odierò sempre Giulio de' Medici, come nimico e distruttore di questa nostra e sua bellissima ed innocentissima patria. Al pontefice, il quale voglia far V ufizio del pontefice, mi sottoporrò io umilmente, e farò con tutto il cuore riverenza; ma a Giulio, il quale voglia non guardarci come pastore, ma come lupo ingoiarci e divorarci, m'opporrò io arditamente, e farò con tutto 'l corpo e con tutto 'l cuore resistenza. Il fine solo, il fine è quello, il quale in tutte le cose e azioni nostre attendere principalmente e considerare si dee, e secondo l'intenzione di chi le fa, s'hanno a giudicare l'operazioni che si fanno; e come le cose ottime fatte a tristo fine non si possono lodare, così le pessime fatte a buono non si deono vituperare. Io non dirò} come fanno molti, che i beni ecclesiastici non sono de' cherici, ma nostri, avendogli la Chiesa, nel principio povera e nuda, avutigli tutti o in dono o per limosina da' secolari; perciocché chi dona alcuna cosa, o la dà per amor d'Iddio, si spotesta del dominio di lei, e non può più con verità dire che ella sia, ma solo che ella fu sua. Dicano dunque i laici, se non vogliono mentire, che i beni ecclesiastici furono bene, ma non sono più loro. Non dirò che, essendo il papa colui che ci offende colle ricchezze della Chiesa, è a noi lecito colle ricchezze della Chiesa difenderci; conciossiacosaché né il papa ci offende, ma Giulio de' Medici, nè fa ciò colle ricchezze della Chiesa, ma colle ricchezze tolte da lui iniquamente e sforzatamente alla Chiesa. Non dirò che noi vendiamo » beni de'preti lecitamente, avendoloci il papa non solo per due Brevi pubblici l'uno dietro l'altro spontanea-mente conceduto, ma ancora per più lettere private spressa-
      1 Questa parola non è negli stampati.
      > Cattolica il cod. P.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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