Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

Pagina (133/465)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      132
      STORIA FIORENTINA.
      ' [1529]che il Carduccio nollo sapesse : certa cosa è, eh' egli, standosi essi dopo cotal misfatto per l'altrui case e per le chiese fuggiaschi, fece da prima ogni cosa perchè fussono presi e gasti-gati, per dire le sue proprie parole, a misura di carbone; se già, come è doppia la natura degli uomini, anche in questo non simulava.
      XXX. Tra queste cose, essendo stati prima per un editto pubblico citati, si diè bando di rubello, e conseguentemente furono confiscati i beni a tutti coloro, i quali fra '1 termine loro assegnato tornati non erano, i quali furono ventotto, la maggior parte de'primi uomini e delle prime case di Firenze, ciò sono : Iacopo Salviati, Giovanni Tornabuoni, Luigi Ridolfi, Alessandro de'Pazzi, Niccolò Orlandini il Pollo, Antonio Taddei, Niccola da Filicaia, Agostino Riccialbani, Mattio Cini, Ruberto Acciaiuoli, Bartolommeo Valori, Giovanni Corsi, Palla Rucellai, Raffaello Pucci, Antonio di Bongianni Taddei, Antonio de' Nobili lo Schiaccia, Alessandro Rondinelli, Salvestro de' Medici il Fantaio, messer Francesco Guicciardini, Francesco Valori, Alessandro Corsini, Bernardo Rucellai il Carne, Baccio Capponi, Teodoro Sassetti, Agostino del Nero fratello del Cra, Masó della Rena, messer Piero de'Medici, figliuolo d'Andrea chiamato il Brutto,1 messer Onofrio Bartolini arcivescovo di Pisa. A Baccio Valori prima fu posto di taglia mille fiorini d'oro a chi lo dava vivo, e a chi morto, cinquecento; poi, come a traditore della patria per l'esser egli commessa-rio generale del papa, come si disse poco fa, sfregiata e sdrucita una lista della casa sua dal capo al piè, secondo una legge antica così fatta. Antonio Taddei chiamato Tonino, per li suoi cattivissimi portamenti ebbe di taglia cinquecento fiorini a chi lo dava vivo, e trecento a chi morto. Diè questo bando grande ammirazione e spavento a tutti coloro che conoscevano di quanto biasimo e di quanto danno egli poteva esser cagione. La severità di questo bando fu cagione, che molti ritornarono, e tra questi Tommaso Soderini che se n' era ito a Lucca,1 e messer Bardo Altoviti che s'era colla moglie fermato nella ròcca di Volterra.
      1 11 Bulla ba il MS. P.
      3 II Busini dica : a Pisa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

Pagina (133/465)






Carduccio Firenze Iacopo Salviati Giovanni Tornabuoni Luigi Ridolfi Alessandro Pazzi Niccolò Orlandini Pollo Antonio Taddei Niccola Filicaia Agostino Riccialbani Mattio Cini Ruberto Acciaiuoli Bartolommeo Valori Giovanni Corsi Palla Rucellai Raffaello Pucci Antonio Bongianni Taddei Antonio Nobili Schiaccia Alessandro Rondinelli Salvestro Medici Fantaio Francesco Guicciardini Francesco Valori Alessandro Corsini Bernardo Rucellai Carne Baccio Capponi Teodoro Sassetti Agostino Nero Cra Masó Rena Piero Medici Andrea Brutto Onofrio Bartolini Pisa Baccio Valori Taddei Tonino Tommaso Soderini Lucca Bardo Altoviti Volterra Bulla I Busini Pisa Antonio