Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      140 STORIA FIORENTINA. ' [1529]stiti a uso di frati, alquanti de'nimici nel convento di San Francesco : ma di questo non s'ebbe, eh' io sappia, certezza intiera, come dell'aver egli se non inchiodate, voluto inchiodare l'artiglierie. Per la medesima Quarantia fu poi condannato nella testa Ficino di Cherubino Ficini nipote di messer Marsilio, ma molto diverso da lui, non meno gran filosofo che teologo veramente divino, cosi di costumi, come nelle lettere. Aveva costui detto che Firenze era stato meglio sotto le palle, che sotto il popolo; e che la casa de' Medici avendo ornato di tante chiese e di cotali edifici la città, e tenutone il dominio sì lungo tempo, v'aveva per ragione di possesso maggior parte che alcun altro; e anco a costui non giovò nulla l'essere stato messer Marsilio allievo e devotissimo della casa de' Medici. Avevano i medesimi signori Otto per leggiera piuttosto suspi-zione che cagione (sollecitati a ciò, per quanto si diceva, da Iacopo Gherardi) fatto pigliare e crudelmente martoriato Giovanni da Strada, chiamato volgarmente da chi il Padre Stradino e da chi il Consagrata, uomo di nuove maniere e fatto, come s'usa dire, all'antica. La costui professione, tutto che fosse, come s'afferma di Socrate, bruttissimo cosi di viso come di corpo, era d'amare santamente e con incredibil costanza tutti i giovani fiorentini i quali fussero o buoni o nobili o belli; e perchè il signor Cosimino1 era bonissimo, nobilissimo e bellissimo, egli, oltrachò era stato al soldo del signor Giovanni suo padre, gli portava particolare e singolarissima affezione, e da lui fu sempre, si per le sue, sebbene stravaganti, ottime qualità, e si per la memoria del padre, favorito sempre e accarezzato. Il medesimo magistrato degli Otto aveva a messer Bernardo Pagoli cantore della cappella del papa, venuto da Roma in Firenze, dato dimolta corda, per intendere la cagione della sua venuta; e, dicendo ch'egli era zoppo cosi dell' animo come del corpo, lo cacciarono via. Fecero eziandio forar di poi la lingua alla colonna di mercato Vecchio a Michel da Prato, detto il Cioso, figliuolo di messer Iacopo Modesti, per la bestemmia e per alcune altre sporcizie, e lo confinarono nelle Stinche, donde non uscì $rima che fornito l'assedio.
      1 Gli stampati aggiungono : cioi il signor Cosimo oggi duca.


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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