Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      fi 529] LIBRO DECIMO. 145
      villa di messer Francesco Guicciardini sopra l'Ema; nel piano di Giullari nelle case pur de' Guicciardini il principe, vicino al quale era la piazza del Mercato e le forche; più di sotto nelle case della Vacchia abitava Baccio Valori commessario generale del papa, e con lui Berlinghieri Berlinghieri contatore nel campo di Sua Santità; nella casa de' Taddei il duca di Malfi, il quale s'era partito dalla guardia di Siena; in quella del Barduccio il signor Pirro ; nella Luna il signor Valerio Orsino; verso la Porta a San Giorgio più vicino a San Lionardo il marchese del Guasto.. Questi erano gli alloggiamenti degli Italiani, ancoraché alcuna volta per varie cagioni si mutassero. I lanzi s'erano accampati in più luoghi, alcuni nell'alto in sulla schiena del monte vicino al principe, per fargli la guardia; alcuni nel basso, cioè nella valle, la quale è vicina a'Baroncelli, infino quasi al munistero [del Portico, parte de' quali erano sopra, e parte sotto il convento delle monache di San Matteo. Gli Spagnuoli avevano anch' essi i loro alloggiamenti in più e diversi luoghi, perciocché una parte di loro s'erano posti a' Baroncelli vicino a' Tedeschi, una parte verso il munistero di San Gaggio, e un' altra parte in sul poggio di San Donato a Scopeto, distendendosi inflno sotto Bello Sguardo, e sotto la villa di Donato del Corno. Sotto le Campora erano due alloggiamenti pur di Spagnuoli, i primi s'attendarono verso San Gaggio, e gli altri verso il Pian d'Oro sotto Mari-polle : occupavano ancora alla fine tutto il Mont' Uliveto verso occidente, e le loro bagaglie arrivavano presso a Scandicci. A'ventinove dì, piantarono in sul bastione fatto da loro a Gi-ramonte quattro grossi cannoni, per batter quindi il campanile di San Miniato, perchè quello di San Francesco poteva loro far poco danno. Onde pensandosi che volessero assaltare il bastione di San Miniato, si fecero piantare quattro grossis-simi cannoni in sul cavalier grande, il quale era nell'orto.
      XLI. Ma perchè, come gli alloggiamenti posti da noi di sopra non si possono bene intendere da chi o non ha veduti i luoghi propri, o non ha letto quello che noi nel precedente libro lungamente ne dichiarammo, cosi non può di quello che ora si dice, e di sotto si dirà, restar capace chi non intende prima le fortificazioni, le quali avevano fatte i Fiorentini si
      ?archi. —3. 13
      Góogle


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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