Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
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STORIA FIORENTINA.
' [1529]Questi, affrontatisi co'nimici, si portarono di maniera, che senza lor danno presero forse cento cavalli, la maggior parte spagnuoli e tutta buona gente, e gli condussero quasi trionfando in Empoli.
Quello stesso giorno, che fu il settimo del mese di novembre, avendo il commessario di Pisa Ceccotto Tosinghi, il quale allora si trovava nel Ponte ad Era, avuto sentore che i nimici se ne tornavano con una grossissima preda a Lari, mandò spacciatamele sessanta cavalli e sessanta archibusieri, i quali, unitisi con alcuni fanti di Castelfranco e alcuni di Mon-topoli, gli assaltarono e ruppero traila Torre a San Romano e le Capanne, e, tolto loro tutto il bottino, ne menarono sessanta cavalli prigioni. In questa fazione il conte Ercole Ran-gone, luogotenente generale de' cavalli del signor don Ercole da Este, si portò molto valorosamente e con grandissima prudenza; la qual cosa tanto giunse più grata, quanto più nuova, perciocché infino a quel tempo, senzachè erano sazievoli e insolenti e fastidiosi, non avevano voluto gran fatto combatter mai, e perciò spiacque meno, ch'egli di quivi a poco, fornito il tempo della condotta e richiamato dal duca, se ne ritornasse con elli a Ferrara. Alcuni de' suoi cavalli, i quali chiesero di rimanere al soldo de' Fiorentini e furono accettati, si portarono poi da valentuomini, scusandosi, che prima facevano quello che loro era da chi gli comandava, commesso.
XLVII. Avevano gli Spagnuoli nella prima giunta sotto Firenze preso San Miniato al Tedesco, e lasciatovi dentro per guardia un loro capitano con dugento fanti ; i quali Spagnuoli scorrendo ogni di per tutto il paese facevano di gran danni, e, quello che era di non piccola importanza, tenevano infestato il cammino da Pisa a Firenze. Per lo che il commessa-rio Ferrucci, disposto levarsi quel bruscolo d'in su gli occhi, fattesi condurre da buon numero di guastatori le artiglierie, con molte scale, pale, zappe, picconi ed altri ordigni da spugnar terre, v' andò in persona co' sopraddetti cavagli e quattro delle sue bandiere, e fatta la batteria, gli diede un grandissimo assalto, essendo egli il primo a porre e salir le scale; e tutto che fusse fatto da prima gagliardissima difesa non solo da'soldati spagnuoli, ma ancora dagli uomini della terra,
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