Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      fi 529] LIBRO DECIMO. 159
      nondimeno in poco d'ora, non restando nè di combattere egli nè di. far combattere i suoi, v'entrò per forza, e, tagliati a pezzi tutti quegli che non erano stati a tempo o a fuggirsi oa ricoverarsi nella ròcca, andò incontanente colla rotella al braccio e la spada ignuda in mano ad assaltarla; dove si combattè gran pezza dall' una parte e dall' altra molto fieramente, facendo tuttavia il Ferruccio uficio non meno di soldato che di capitano, di maniera che non pure i fantaccini privati, ma il Bichi e r Arsoli, l'un giovine e l'altro vecchio, sperimen-tatissimi in sulle guerre e di grandissimo valore, restarono ammirati. Alla perfine quei di dentro, veggendo che non potevano lungamente difendersi, chiesero i patti, e s'accordarono di lasciar la terra e la rócca alla Signoria di Firenze, salve le robe loro e le persone ; rimase però il commessario spa-gnuolo prigione, il quale fu mandato poi dal Ferruccio con buona guardia a Firenze. I soldati in quel mezzo tempo avevano corso la terra, la quale è, come si disse, un lunghissimo borgo, abitato da uomini assai civili e bene agiati delle cose del mondo, e, di già saccheggiate molte case, brigavano di metterlo tutto a ruba; ma il Ferruccio, dispiacendogli quanto s'era fatto, fece render dimolte prede; e prima, dubitando di quello che avvenne, aveva comandato, sotto pena della forca, che si salvasse l'onore alle donne : e cosi fu fatto. La-sciovviper commessario Giuliano Frescobaldi, e per capitano della ròcca Goro da Montebenichi con centoventi compagni; il qual Goro era uno de' capitani degli Sbanditi; conciossiacosaché la Signoria, innanzichè arrivasse l'esercito, aveva fatto bandire che tutti quegli del dominio fiorentino i quali si tro-vassono o confinati o sbanditi per qualsivoglia cagione, fuora solamente che per casi di Stato, potessero, servito che avessero tre mesi in dono, ritornarsene senza alcun pregiudizio alle case loro. Il capitan Goro in capo a un mese per differenze aute col commessario ne fu rimosso, e poco mancò che il Ferruccio , a cui i signori Dieci rimesso 1' avevano, non lo facesse impiccare. In questa fazione, la qual fu molto lodata e accrebbe al Ferruccio non minore invidia appresso molti, che gloria appresso tutto l'universale, gli uomini del comune di Cigoli si portarono da buon sudditi e da valenti soldati. Andaronvi
      Góogle


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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