Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
fi 529] LIBRO DECIMO. 171
l'artiglieria nimica; ed appena s'era partito Malatesta co'commissari, i quali l'accompagnavano sempre, quando quei di Giramonte avendo veduto in cerchio sì gran mucchio insieme,
v' aggiustarono una colubrina, la cui palla, la quale era grandissima, percosse in un de' pilastri di mattoni i quali sostenevano già la pergola; onde i mattoni e i calcinacci, schizzando chi qua e chi là, colpirono il signor Giorgio nella testa sì fattamente, che mori subito, ed il signor Mario ferirono in due lati di maniera, che visse poco; e, oltra più malamente feriti, vi rimasero schiacciati e morti cinque soldati e tre giovani di Firenze; e tra questi Averano di Piero Petrini, portato cosi malconcio e sfragellato in Santa Lucia sopr'Arno, si mori. Il signor Giorgio fu sotterrato in Santo Spirito, ed il signor Mario in San Marco, ciascuno con esequie onorevolissime e degne de' grandissimi meriti loro. Il signor Valerio1 chiese e ottenne grazia di potere intervenire al mortorio; la cui presenza e abito molto lugubre crebbe non poco la mestizia comune, la quale però fu racconsolata in qualche parte dalla novella che venne quel di medesimo, che il giorno dinanzi era morto nel campo di morte subitanea messer Girolamo Morone. Costui, al quale come abbondavano quasi tutte le buone parti che in uomo esser possano, cosi poche gli mancavano delle cattive, era di grandissima autorità appresso Clemente, e gli aveva mandato il disegno di tutte le fortificazioni di Firenze; e, come quegli eh' era ingegnosissimo, elo-quentissimo e pratichissimo di tutte le cose del mondo, attendeva a dar conforti e consigli al principe, al Valori e agli altri principali, studiandosi di far ribellare ora questa terra e quando quell' altra, tenendo avvisato d' ogni cosa, ancoraché menomissima, minutissimamente il papa, ed in somma come egli portava al pontefice grandissimo utile, cosi n'arrecava a' Fiorentini danno non piccolo.
LVl. Questo giorno medesimo si vinse nel Consiglio maggiore una provvisione, la quale mostrò, se io non sono errato, che le repubbliche sono alcune volte tirannidi e alcune volte peggio che i tiranni non sono; la quale fu in somma,
1 Onino.
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