Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      roteilo ; e se non fusse venuto a notizia ad alcuno o ufficiale o giudice, allora potessono essere non solo liberamente, ma lecitamente morti senz' alcun pregiudizio da alcuna persona privata, ed i signori Otto fussono tenuti di dover mandare per li più stretti parenti di chiunche avesse fatto o fatto fare cotali rappresaglie, e costringerli eziandio con pene afflittive a conservare il comperatore senza danno. I cinque cotali sindachi furono questi: Alessandro d'Antonio Scarlattini, Bernardo di Marabottino Rustici, Guido di Dante da Castiglione, Lorenzo di Spinello Lucalberti e Girolamo di Francesco Bet-tini ; i quali per avventura meritarono scusa, non potendo rifiutare; messer Salvestro Aldobrandini che la compose, o coloro i quali comporre gliele fecero, non già : i quali si disse che furono Bernardo da Castiglione e quei della parte, perchè non mancassero danari; e per questo ancora si servirono, se è vero quello che sparsero alcuni, de' depositi della Badia di Firenze.
      LVII. Ed invero le spese erano tante, che male si potevano reggere; perchè, oltra le paghe de'soldati, Malatesta solo, senza la provvisione ordinaria della sua condotta, e oltra i donativi che gli erano fatti, aveva ogni mese più di cinquecento scudi per trenta lance spezzate e due capitani che teneva; ,e quasi altrettanti aveva il signore Stefano, come apparisce ne' libri pubblici, tra '1 suo salario e le lance spezzate che se gli pagavano, per non dir nulla che sopra ogni cosa, quantunque minima, erano uno o più commessari, e tutti volevano essere ed erano, senza lasciare scattare pur un giorno, pagati ; è per questa cagione e perchè il gonfaloniere nuovo non si sbigottisse, agli venti si crearono pur nel Consiglio grande quaranta uomini a dover prestare mille fiorini d'oro per ciascuno, e quaranta a prestarne solamente cinquecento, con assegnamento del camarlingo de'contratti e del ritratto delle vendite de' beni dell' arti; le quali entrate, perciocché erano prima ad altri creditori assegnate, si chiamavano, come poi furono, assegnamenti in aria. Fatti questi ottanta uomini, se ne crearono cinque, i quali si chiamavano gli Ufficiali dell' Alienazioni, l'ufficio de' quali, per ridurre in poche parole una lunghissima provvisione, era, servendosiGóogle


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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Otto Alessandro Antonio Scarlattini Bernardo Marabottino Rustici Guido Dante Castiglione Lorenzo Spinello Lucalberti Girolamo Francesco Bet-tini Salvestro Aldobrandini Bernardo Castiglione Badia Firenze Malatesta Stefano Consiglio Ufficiali Alienazioni