Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
188 ' storia fiorentina. [1529]con grandissima difflcultà quello che in tempo arebbono agevolissimamente potuto fare, cioè condurre più grasce e più vettovaglie che potevano nella città, si per la via di Pisa e d'Empoli, e sì massimamente per quella di Prato e di Pistoia; conciossiacosaché per infino allora non era assediata di Firenze se non una parte sola, quella di là d'Arno: il perchè dalla porta alla Croce inflno a quella del Prato si poteva uscire per tutto, e s'andò più volte da più compagnie di giovani a cacciare; e sebbene i cavalli ni mici (potendosi l'Arno, quando non è grosso, passare in molti luoghi a guazzo) guadavano spesso il fiume a quattro, a sei, o a dieci per volta, guadagnavano poco, perchè, senzachè trovavano sempre gente armata, ogni piccolo campo che davano, ogni poco vantaggio che l'uomo aveva, era davanzo, non che a bastanza per iscampare e uscir loro delle mani; e il peggio che ne poteva andare a chi o non voleva o non poteva combattergli, era il ritirarsi in una casa per quei piani. Dico ne' piani, perchè in su' poggi non s' arrisicavano di salire, e al monte di Fiesole, dove non era ancora tocco nulla, come fu poco di poi guasto e tagliato ogni cosa, si poteva andare e stare, come feci io con cinque compagni soli, se non sicuramente, con pochissimo e quasi niuno pericolo. Consultossi lungamente negli Ottanta, se si dovevano per la venuta delle nuove genti abbandonare Prato e Pistoia, e dopo molte pratiche, appigliandosi al peggio, deliberarono con infelice consiglio di si: ma poco appresso, accortisi dell'error loro e pentendosene, cercarono di ritenerle o di racquistarle, ma non furono a tempo e non poterono, per le cagioni che ora si diranno.
LXIX. È la città di Pistoia già gran tempo divisa in dua fazioni ; l'una delle quali si chiama la parte Panciatica e T altra la parte Cancelliera: i Panciatichi sono da quella delle Palle, cioè seguono e favoriscono la casa e lo stato de' Medici; i Cancellieri tengono la parte di Marzocco, cioè seguono e favoriscono il governo del popolo. E avvegnadiochè per ispe-gnere e stirpar l'odio ed il rancore che hanno queste due parti l'una coli' altra, onde sono con infinite occisioni nati infiniti danni, si siano fra loro fatte non solamente tregue sotto gravissime pene, ma eziandio paci celebrate con molti
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