Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
[1529-1530] libro undecimo. -231
1* animo, e abbondava l'ingegno, cercando di sfuggire il combattere sė brutta querela, gli rispose con maggior prudenza che veritā, sč non esser nel campo de' nimici per venir contra la patria, la quale egli amava cosė bene quant' alcun altro , ma per vedere e visitar certi suoi amici. La qual cosa, o vera o falsa che si fosse, poteva, anzi doveva bastare a Lodovico : ma egli che voleva cimentarsi con Giovanni a ogni modo, rispose in guisa, che bisognō che Giovanni, per non mancare all' onor del gentiluomo ; del che egli faceva partico-lar professione, accettasse, e convennero che ciascuno di loro s'eleggesse un compagno a sua scelta. Giovanni, avendo Pan-dolfo1 Martelli, e alcuni altri Fiorentini i quali erano nel campo, ricusato, secondo il volgo con poco onor loro, ma secondo gė' intendenti con molta prudenza, di voler venire a cotal cimento, s'elesse Bertino di Carlo Aldobrandi.EraBertinogiovanetto di prima barba allievo di Francesco, altrimenti Cecchino, del Piffero, fratello di Benvenuto Cellini, orafo in quel tempo di grandissimo nome e di maggiore speranza, il qual Cecchino avvezzo traile Bande Nere, e non conoscendo paura nessuna, era stato morto in Banchi dalla famiglia del bargello, mentrechč egli solo voleva con molto ardire, ma poca prudenza, combattere con tutti. Lodovico prese per suo compagno Dante di Guido da Castiglione, il quale solo si mise a cotal rischio veramente per amor della patria, come quegli che era libertino e di gran coraggio.
Partironsi dunque Lodovico e Dante di Firenze agli undici di marzo dalla piazza di San Michele Berteldi, in questa maniera, per raccontare ogni cosa minutamente: eglino avevano innanzi due paggi ovvero ragazzi vestiti di rosso e bianco, sopra due cavalli bardati di corame bianco, e poi due altri o ragazzi o paggi sopra due corsieri grossi da lancia vestiti nel medesimo modo; dietro a questi erano due trombetti, uno del principe e uno di Malatesta, i quali andavano sonando contėnuamente. Dopo questi, venivano il capitano Giovanni da Vinci giovane di fattezze straordinarie, patrino di Dante, e Pagolo Spinelli cittadino e soldato vecchio di grandissima spe-
* Il MS. P. Ridolfo.
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