Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      280 . storia fiorentina. [1530]fare, ma mettervi dentro una buona guardia per farne poi nella fine della guerra quanto la santità di Clemente e Sua Maestà disponessero, manderebbe loro tutto quello che do-mandassono, altramente non s'aspettassono da lui sussidio nessuno; e cosi essere la mente del commessario apostolico. V oratore aretino rispose, che scriverebbe a' priori della città, e quanto da loro signorie commesso gli fosse, tanto, senza alcun fallo, risponderebbe a Sua Eccellenza subitamente. Ma in questo mentre i commessari della cittadella, avendo logoro gran parte delle munizioni, e consumato poco meno che tutte le vettovaglie, e sforzati piuttosto che persuasi da' provvi-gionati, i quali dicevano di non poter più, e di non volere sofferire tanti stenti e fatiche, mandarono fuori alli ventidue di maggio un loro cappellano chiamato ser Girolamo di Ponto, il quale offerse in lor nome a' priori, che lascerebbono nella balia e potestà loro la fortezza con tutte 1' artiglierie e munizioni, solo che essi con tutti i soldati e con tutte l'armi, e con tutte le robe, così loro proprie, come quelle di chiunche si fussono, che v' erano state rifuggite dentro, le quali in luogo di danari avevano consegnate per paghe a'soldati, se ne potessono liberamente uscire, e dovessono essere sicuramente accompagnati e condotti a salvamento nella città del Borgo. Queste condizioni furono da sei uomini sopra di ciò deputati accettate, e la notte seguente furono fermati i capitoli, e dati gli statichi per l'osservanza dell' una parte e dell' altra.
      LXXIV. Non ebbero prima gli Aretini avuto il possesso della fortezza, ch'eglino a furia di popolo, con incredibile studio e letizia la rovinarono tutta, e la disfecero infino alle fondamenta, attendendo con ogni sollecitudine a tener fornito il campo di vettovaglie, di guastatori e di tutto quello che potevano e sapevano. Iacopo Attuiti, giunti che furono al Borgo tutti quelli eh' erano nella cittadella, fece impiccare da Bernardo Giachinotti, che v'era commessario, tre di que'soldati, i quali erano stati cagione di renderla: e più n' arebbe fatti impiccare ; ma i Borghesi, per tema di non andare a sacco, fecero accordo segretamente cogli Spagnuoli, e a' tre di giugno si renderono, e accettarono commessari in


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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