Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
fi 530] libro undecimo. 297
LXXXIV. In Volterra in questo tempo si seguitava di trarre assai colpi d'artiglieria l'un 1' altro, e di scaramucciare insieme; onde i Volterrani per potere più sicuramente affrontare i soldati della fortezza quando uscivano fuori di quella dalla parte eh' è fuori della città, fecero fare due postierle alle mura, l'una in quella parte d'esse eh' è verso Firenzuola, e l'altra verso i Ponti; e quindi uscivano a scaramucciare con i soldati di sopra detti, e in quelle parti, dove potevano essere offesi dalla fortezza, facevano certe trincee, dopo le quali stavano sicuri dai colpi d'artiglieria che la cittadella traeva loro : ed acciocché i soldati di quella non potessero senza essere scoperti uscire di cittadella e venire in Volterra, tenevano continuamente una guardia in sulla torre del Capitano, la quale facesse cenno colla campana a i Volterrani , quando vedeva uscir soldati della fortezza e venire in Volterra; i quali molto più volentieri uscivano di cittadella da quella banda eh' è fuori di Volterra, si perchè meno potevano essere offesi da'Volterrani, si ancora, perciocché bisognando loro, più comodamente potevano esser soccorsi dalla fortezza. In queste tante scaramucce che seguirono tra i soldati e quegli di Volterra, non segui altro danno d'importanza, se non che a' due giorni d' aprile i soldati della fortezza uscendo di quella andarono verso San Lazzero, e fecero un' imboscata presso a quella postierla la quale noi dicemmo che i Volterrani avevan fatta verso Firenzuola; di maniera che uscendo i Volterrani fuora della città per la postierla di sopra detta per affrontare que' soldati i quali erano usciti della fortezza e non erano messi in aguato, furono da quelli tirati nell'imboscata di sopra detta, dove fu ucciso il capitano Cammillo, e ferito il capitano Girolamo Meniconi in una coscia; e la compagnia del capitan Cammillo fu data a Fabbrizio Borghesi ; ed un' altra fiata uscendo fuori quegli della fortezza, i Volterrani uscirono per la postierla de' Ponti per affrontargli, dove fu da un tiro d'artiglieria ucciso 1' alfiere del capitan Carlo Mannucci.
LXXXV. Taddeo Guiducci insieme co' Volterrani desiderando di pigliar la fortezza innanzichè ella fosse altramente soccorsa, mandarono di nuovo un ambasciadore a Siena in
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