Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      308 . storia fiorentina. [1530]duoi mezzi cannoni; perchè egli di nuovo ritornò alla porta di San Giusto, e quivi si fortificò con certe trincee e cominciò a batter la muraglia di Volterra con que' pezzi d' artiglieria eh' egli aveva avuti, con i quali ancoraché facesse poco danno, nondimeno il Ferruccio fece bastionare la porta di San Giusto, e Fabbrizio dall' altra banda cominciò a fare una fossa a onde, la quale egli condusse insino sotto le mura di Volterra per far gli una mina.
      XCII. Il Ferruccio attendeva dentro in Volterra giorno e notte a far ripari con grandissima diligenza, e tra gli altri fece un cavaliere allato ài munistero di San Dalmazio lungo le mura, dove Fabbrizio faceva far la mina, e in su questo cavaliere messe que' duo pezzi d'artiglieria eh' egli aveva tolto a' Volterrani quando egli prese la Via Nuova, e di giorno gli aggiustò a quel luogo donde i nimici dovevano passare la notte per soccorrere la mina che si faceva, se ella fosse stata assalita ; e circa alle due ore di notte comandò al capitan Goro da Montebenichi che uscisse per la porta Fiorentina, e che andasse con parte della sua compagnia e con cert' altri soldati colle corde degli archibusi coperte, acciò non fossero veduti, e camminasse lungo le mura di Volterra, tantoché a ogni modo si conducesse a quella mina e fossa che i nimici facevano, e uccidesse chiunque gli si facesse innanzi, e guastasse queli' impresa. Andò il capitano di sopra detto, e quando fu presso alla fossa di sopra detta, i nimici dèttero all' arme, ed il capitano Goro si condusse alla mina, e cominciò a combattere con que' soldati che vi erano alla guardia, de' quali egli ne uccise alcuni, ed egli fu ferito nel petto d'una ^icca, e cosi gli furono fediti certi de' suoi soldati; nondimeno egli guastò tutta queir impresa. Mentrechè quei che erano alla guardia della mina combattevano col capitan Goro e con tutte le sue genti, i nimici mandarono gente in lor soccorso; le quali sentendo il Ferruccio eh' erano arrivate a quel luogo al quale egli aveva aggiustato que' duo pezzi d' artiglieria eh' egli aveva messi in sul cavaliere che noi dicemmo eh' egli aveva fatto poco innanzi, fece sparare quell'artiglieria e ne ammazzò alcuni di loro, ed il capitan Goro con i suoi soldati se ne ritornò in Volterra cosi fedito. Quindi a pochi giorni Fab-


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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