Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi
[1530] libro undecimo. ^333
sciare indietro tant' altre obbligazioni e promesse, cosi pub- v bliche come private, fatte in diversi tempi da lui) di quella promissione la quale fecero con tutti gli altri capitani in Palazzo quel giorno che il gonfaloniere gli esortò e gì' inanimi pubblicamente a combattere; non si dice nulla delle pratiche tenute già tanti giorni da Malatesta col principe, avendo man- / dato fuora Cencio e Bino, e ricevuto dentro il signor Pirro, senza, non dico consentimento, ma saputa de'magistrati a cui ciò principalmente s'aspettava; tacesi l'abboccamento che aveva fatto egli stesso segretamente e di nascoso col principe proprio fuori della Porta Romana; promette alla fine largamente e apertamente di voler far quello, cioè combattere, ogni volta che la Signoria gliele comanderà, che egli poi, comandato e pregato da lei e dagli altri magistrati, mai far non volle.
CXIII. La Signoria, letta nella Pratica cotale risposta, e consultato quello fusse da fare, mandò a significare la mattina per tempissimo a Malatesta, che l'ultima volontà loro e la finale resoluzione della Pratica fatta maturamente nel Consiglio degli Ottanta, era che si cimentasse, seguissene quello che volesse e potesse, il combattere; e che da questa consulta e determinazione non potevano e non volevano rimuoversi mai, infinochò avessono spirito e speranza di vincere. Malatesta, più turbato nella mente che nel viso e nel favellare, s'ingegnò di persuadere il contrario; ma veggendo che faticava indarno, e volendo che le parole servissono in luogo di fatti, scrisse una lettera, o più tosto protesto alla Signoria, il qual è questo proprio :
Magnifici ed eccelsi Signori.
Avemo per un' altra nostra distintamente fatto intendere a vostre eccelse Signorie quanto sia la certa e manifesta rovina di questa città, venendosi all' atto del combattere; allegando particolarmente le gagliarde forze de' nemici, sì di ripari come di genti, e le nostre deboli e poche; e ora tanto più ne certifica essa rovina manifesta, venendo a tal atto, quanto che ieri, che furono dui del presente mese, come vostre Signorie sanno, furono convocati tutti gli capitani di questa città per sentire da ciascuno qual fosse lo suo parere nel detto com-
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