Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      352 storia fiorentina. , [1530Jsicurava d'andar con quanta gente volesse senz'alcun sospetto, perchè di Firenze non uscirebbe nessuno a noiare il campo; la qual cosa fu accompagnata prima dalla ragione, perchè come altrimenti si sarebbe potuto giustificare il principe, se nel campo fosse accaduto sinistro alcuno? poi dagli effetti stessi, perchè Malatesta, per diligenza che vi si mettesse, fece ben le viste di volere, ma non volle mai uscir fuora. Nè voglio non dire, che alcuni di coloro i quali o penetrano o fanno professione di penetrare le cose più addentro, portarono opinione, che il principe fusse ammazzato per ordine segreto del signor Pirro, a cui quando andò a Roma avesse il papa dato in arcanis, come dicono, con più altre, questa commessione principale. Il corpo del Ferruccio fu sotterrato in sulla piazza lungo la chiesa di Gavinana, e quello del principe portato spenzoloni in sur un mulo, e messo in deposito nella Certosa.
      CXXV. La novella di così grande sconfitta si seppe in Firenze, come io dissi di sopra, il quarto giorno d' agosto; e s'ella arrecò dispiacere e sbigottimento universale, non è da domandare.Niuno l'udiva, il quale incontanente, quasi gli fosse venuto meno la terra sotto i piedi, non allibbisse; e a' Piagnoni, i quali avevano affermato che '1 Ferruccio era Gedeone, e eh' egli doveva esser senza fallo vittorioso e liberare Firenze, non era altra speranza che quella degli agnoli rimasa, i quali quanto i nimici sollecitassero d' accostarsi alle mura e offenderle, tanto s' affretterebbono essi di venire e difenderle; onde, quanto crescevano i pericoli, tanto diventava maggiore l'ostinazione, ma non per questo mancavano i più prudenti di pensare a' rimedi umani. Laonde i Signori, per assicurarsi degli animi de' soldati, vinsero favorevolmente un partito, nel quale con onoratissime parole confermarono a ciascuno de' settantadue capitani stipendiati la medesima condotta e provvisione eh' egli aveva allora, per sempre durante la vita sua, eziandio a tempo di pace, e ancora quando fossero al servizio d'altri in su le altre guerre, solo che dette guerre non fussono contra la Repubblica fiorentina, ed essi avessono ottenuta licenza d'andarvi. I capitani chiamati r altro giorno in Palazzo, e udito leggere cotal partito, con


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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