Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      362 storia fiorentina. , [1530Jgione adoperato in questa guerra, fussono sicuri d' ogni offesa e danno, cosi di roba come di corpo, sdimenticandosi da tutte le parti tutte l'ingiurie o di fatti o di parole; e che don Ferrante dovesse obbligarsi egli non solamente in nome pubblico del papa e dell' imperadore, ma eziandio in suo proprio e privato. Perchè ragunato la sera medesima, che fu l'antivigilia di San Lorenzo, il Consiglio e la Pratica, renderono per minor male il bastone a Malatesta, e a Zanobi, che lo consigliava ed era aggirato da lui, l'autorità del commissario, U qual Zanobi chiamato da loro in Palazzo, con sicurtà v' andò, ma non senza qualche pericolo, tumultuandosi ancora in piazza; perchè una parte degli Ostinati, chè così si chiamavano quelli i quali non volevano 1' accordo, dubitava, o che la Signoria non aggirasse loro, o che non fosse aggirata ella da Zanobi e da Malatesta. Non voglio lasciare indietro, che il capitano de' Guasconi, sentito il romore, s' appresentò di fatto con gran fede e con grand' animo con tutti i suoi fanti in ordinanza in sulla piazza, e fece intendere alla Signoria, eh' egli, s'ella gliel comandasse, sarebbe il primo a manomettere e dare addosso alle genti di Malatesta; e rimase quella notte con una banda della milizia, la quale fu quella di Dante, alla guardia del Palazzo.
      CXXX. Il giorno seguente, si ragunarono in sulla Piazza di Santo Spirito, sprezzata la religione del sagramento tante volte e in tanti modi fatto da loro, forse quattrocento giovani de' primi di Firenze, e fecero testa più quivi che altrove, per essere vicini alle case e a' soldati di Malatesta, acciocché bisognando potessero tostamente e soccorrer lui, ed essere da lui soccorsi, non essendo ancor fermi gli animi, e dubitando ognuno d'ogni cosa. I capi principali furono, Alamanno de'Pazzi, Piero, chiamato Pieraccione, Capponi, il Morticino degli Antinori e alcuni altri : andaronvi ancora Piero e Filippo di Niccdtò, e Alessandro di Giuliano Capponi, Daniello degli Alberti, Giannozzo de'Nerli, Giovanni Lanfredini, Lionardo Ginori, e molti altri, tra' quali furono, Piero Vettori, Baccio Cavalcanti, Lorenzo Benivieni, Francesco Guidetti, Filippo del Migliore, Pierfilippo di Francesco Pandolfini, Bartolom-meo Bettini, il Bravo da Sommaia e Capecchio Niccolini. Tra


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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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Ferrante San Lorenzo Consiglio Pratica Malatesta Zanobi Zanobi Palazzo Ostinati Signoria Zanobi Malatesta Guasconi Signoria Malatesta Dante Palazzo Piazza Santo Spirito Firenze Malatesta Alamanno Pazzi Piero Pieraccione Capponi Morticino Antinori Piero Filippo Niccdtò Alessandro Giuliano Capponi Daniello Alberti Giannozzo Nerli Giovanni Lanfredini Lionardo Ginori Piero Vettori Baccio Cavalcanti Lorenzo Benivieni Francesco Guidetti Filippo Migliore Pierfilippo Francesco Pandolfini Bartolom-meo Bettini Bravo Sommaia Capecchio Niccolini