Storia fiorentina (volume 9) di Benedetto Varchi

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      [1530] libro undecimo. ^365
      seggiavano, furono più volte per appiccare la mischia. Ma gli Ostinati essendo assai meno e al disotto, se n' andarono alla sfilata, quando uno e quando un altro, da pochi in fuora, i quali si ristrinsero sotto la ringhiera. E si tiene per certo, che se i giovani s'attaccavano, s'attaccavano ancora i soldati fiorentini e i Guasconi con i Perugini e Còrsi, e per conseguente andava a sacco, e forse a fuoco Firenze, perchè Malatesta metteva dentro i nimici. Alamanno e gli altri seguaci, i quali erano chiamati la parte di Niccolò, fece sapere alla Signoria, che volevano che i sostenuti fussono rilasciati; e cosi fu fatto, e di più Domenico di Braccio Martelli, Iacopo Morelli, Braccio Arnoldi e Ristoro Serristori, i quali poco innanzi erano stati sostenuti anch' eglino. Furono ancora cavati dalle Stinche più cittadini, e tra questi Ruberto del Beccuto, Piero Cocchi e Iacopo Spini, i quali tutti andarono a casa Malatesta a ringraziarlo dell' avergli fatti dopo tanto tempo liberare, perchè tutte le grazie sotto suo nome, e non più della Signoria, si facevano.
      CXXXII. I quattro ambasciadori dopo qualche contrasto, e massimamente in chi s'aveva a rimettere la riforma del governo, o nel papa o nell' imperadore, e quanti danari s'avevano a pagare, conchiusero l'accordo. Non volevano ancora, che vi si ponesse quelle parole, Intendendosi sempre che sia conservata la libertà; ma Pierfrancesco, Lorenzo e Iacopo dissero, che non potevano convenire altramente, e che quel popolo eleggeva prima d' andar a fil di spada ; e Pierfrancesco ebbe parole con messer Bardo, e lo sgridò perchè egli separatamente da loro andava favellando a solo a solo, ora col commessario e ora con don Ferrante per acquistarsi la grazia loro, non altrimente ingerendosi, che se in lui fosse stato il tutto rimesso. Tornarono la sera a sei ore di notte co'capitoli, i quali furono approvati agli undici, e a'dodici si stipulò il contratto, il quale m'è paruto disporre tutto di parola a parola :
      L'anno 1530, agli 12 del mese d' agosto, nel felicissimo campo cesareo sopra Firenze nel popolo di Santa Margarita a Montici, e in casa dove risedeva Baccio Valori commessa-rio del papa, in presenza di sette testimoni, i quali furono
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Storia fiorentina (volume 9)
di Benedetto Varchi
Felice Le Monnier Firenze
1858 pagine 464

   

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