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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Seminario. Scrisse elegantemente in prosa ed in versi, e fu degno contemporaneo ed amico dei Manfredi, de' Zanotti, del Ghedini e di Flaminio Scarselli. Avendo egli quarantacinque anni, od in quel torno, smarrì la ragione, che per assistenza degli amici e di valenti medici, potè alquanto ricuperare. In un lucido intervallo scrisse un sonetto alla Madonna, che sta fra le cose più patetiche della Musa Sacra italiana. Ma poco dipoi, dato in delirio melanconico, si tolse miseramente la vita nell' anno 1761, non avendo ancora cinquantadue anni.
   15. Foscolo HJgo. — Forte ed ardito ingegno, nacque Ugo Foscolo nell'isola di Zante da nobile famiglia veneziana, l'anno 1778. Niuna cosalo contentò; le lettere solo il consolarono. Travagliato più da umori strani che da fortuna, non visse tranquillo giammai. Ingegnoso ed erudito, si piacque talvolta di paradossi più che del vero. Ciò che sentiva, francamente disse ed affidò alla scrittura; nè lo ritennero rispetti umani. Giovine, fu soldato; maturo, fu professore. In questo duplice esercizio di corpo e di mente, le schiere napoleoniche e l'Università di Pavia lo conobbero. Le sue scritture pertanto sono specchio dell'anima: pulite, non elette, talvolta avventate. Il suo stile è italiano. Scrisse molte cose in versi ed in prosa. Celebre è il suo Carme sui Sepolcri, che suscitò quelli del Pindemonte e del Torti. Fra le sue prose pri-