Stai consultando: 'Corrispondenza familiare femminile fatta su buoni scrittori italiani', compilata da Salvatore Muzzi

   

Pagina (21/276)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (21/276)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 33 -
   dusse nel 1715 a Roma, dov' ebbe dimostrazioni di benevolenza e di stima dai più illustri personaggi di queir augusta città. Restituitosi in patria, venne aggregato al celebre Istituto delle Scienze, e dopo avervi insegnato Belle Lettere e Storia naturale, morì in età di ottantatrè anni nel 1767. Alcune sue elegantissime Rime e non poche Lettere dottissime, lo posero in seggio fra' buoni scrittori italiani.
   18. Griorcìani IPietro. — Ornai è sentenza concorde che il primo italiano prosatore del secol nostro sia Pietro Giordani piacentino, uomo di mente eletta, il quale esordì nel mondo letterario con linguaggio nuovo e purissimo, che non sente di muffa ed è pur sempre nostrale. Ei nacque il primo giorno del 1774. Studiò in patria latino e greco; a Parma filosofia e giurisprudenza; d' onde tornò a casa laureato in Diritto. Maltrattato in famiglia, perchè preferiva le lettere alle scienze, si rese benedettino nel Convento di S. Sisto a Piacenza; ma ne uscì dopo la battaglia di Marengo (14 giugno 1800), e fu accolto minutante del Commissario delle Alpi apuane in Massa di Carrara; indi passò ad ufficio di segretario a Ravenna; poi professore a Como, e da ultimo a Bologna, dove assistette alla Biblioteca, dove insegnò eloquenza italiana e latina, e dove dell' Accademia di Belle Arti fu a lungo pro-segretario. Del 1817, mortogli il padre, e trovandosi abbastanza fornito