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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   s' accorse essere miglior consiglio il mettersi a cose meditate; ed occupossi perciò di sodi e profondi studi. Imitato in questo da Giuseppe Regaldi, già poeta improvvisatore ed oggi professore di Storia antica e moderna. Il Lorenzi fu consultato spesso da latinisti, pel suo valore in questo idioma; e venne inchinato fra'principali scrittori didascalici italiani pel suo nobile Poema — La Coltivazione de* monti. — Siffatto scrittore, che fu d' un' aurea semplicità di costumi e di modestia singolare, morì nella tarda età di novantanni, correndo il febbraio del 1822.
   24. Martelli Pier Jacopo. — Ai
   28 d' aprile del 1665 nacque in Bologna questo esimio letterato, che si pretende inventore d'un metro poetico, il quale da lui prese nome di martelliano. Quest' asserzione non potrebbe sostenersi validamente, perocché Buccio Renallo e Frate Buonvicino da Riva, insin dal secolo XIII scrissero versi in siffatto metro. Parrebbe dunque che il Martelli da Bologna non ne fosse stato che il rinnovatore. Questo metro consiste in due settenari, che formano un verso di quattordici sillabe; e tali versi fanno rima di distico in distico. Con esso metro pesante e monotono il Martelli scrisse diverse Tragedie, delle quali si è perduta ornai ornai la memoria. Egli morì il 10 maggio del 1727, ed ebbe sepoltura nella chiesa di san Procolo.