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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   25. Martelli Vincenzo. — Questo uomo di lettere fu fiorentino, e di famiglia ragguardevole. Nacque sui principio del secolo decimosesto, ed era caro al Principe di Salerno, alla corte del quale assai di tempo s'intrattenne. Ma cadutogli poscia in sospetto, perchè contro all' avviso di Bernardo Tasso lo confortava a non dar luogo nel suo stato alla Inquisizione, venne chiuso in duro carcere, dove, mentre dimorava, votò che se Iddio il facesse ritornare a libertà, egli avrebbe intrapreso un pellegrinaggio a Gerusalemme. L' ottenne, e sciolse il voto. Ritornò poscia nell'amore del suo Principe, e con lui dimorò sinché le vicende di que1 tempi il consentirono. E ritiratosi il Martelli a vita privata e pacifica, trasse in calma gli estremi anni fino al 1556, in cui uscì dai mondani travagli. Elegantissime Lettere e le^giadrissime Rime danno posto al Martelli fra' buoni scrittori italiani.
   26. Monti Vincenzo. — Nacque ad Alfonsine, presso Fusignano, nella bassa Romagna, nel 1754, e morì a Milano nel 1828. Fu detto Principe de' poeti della sua età, perchè la Lirica, la Tragedia e 1' Epopea trattò con pari decoro, e rese caro di nuovo alle orecchie italiane lo stile dell' Alighieri, al quale non erano più usate da lungo tempo. La Mascheroniana e la Bassvilliana saranno sempre lette con ammirazione da quanti amano l'italiana poesia.