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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

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a cura di Federico Adamoli

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   coli'esempio e l'insegnamento, difese e mantenne la buona scuola de' classici. Alcune sue prose latine ed alcune poetiche elegie possono stare al paragone colle migliori del tempo d'Augusto. Dettò versi italiani di maravigliosa robustezza, e, direi quasi, temperati a Dantesca incudine. Il suo volgarizzamento degl'Inni di Callimaco levò plauso per tutta Italia: nè men belli sono gli altri della Georgica e della Buccolica di Virgilio. Dettò alcune prose purgate ed eleganti; ma nello stile suo è alcun poco di crudezza e talvolta di oscurità. Molte sue lettere sono veramente caresche, e sarebbe grande prò per gli studiosi se le più belle venisser raccolte, e date alla luce colle stampe. Nato lo Strocchi il 6 gennaio del 1762, morì nel 1850 ai 15 di aprile.
   35. Tasso Bernardo. — Se Bernardo Tasso, letterato e politico bergamasco non avesse avuto un figliuolo sì grande come fu Torquato, sarebbe da tutti chiamato il Tasso. Egli nacque addì 11 novembre del 1493: studiò lettere latine e greche, e cercò poscia d'allogarsi segretario presso qualche gran signore. Guido Rangone, la Duchessa di Ferrara e D. Ferrante Sanseverino di Salerno l'ebbero successivamente segretario. Col quale ultimo riparò in Francia, per cessar la collera dell' Imperator di Lamagna, che non voleva oppositori alla sua volontà di piantare l'Inquisizione in ogni Stato, grande o piccolo eh' ei si fosse. Perduta Ber-
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