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Corrispondenza familiare femminile
fatta su buoni scrittori italiani
compilata da Salvatore Muzzi
Zanichelli Bologna, 1871, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nardo la^benamata consorte Porzia De Rossi, ritorṇ in Italia e stette alla corte del Duca d'Urbino Guidubaldo II., dalla quale nel 1563 pasṣ a quella di Mantova coli' ufficio di Segretario maggiore. Ed essendo poi Governatore d' Ostiglia, quivi moŕ il 4 settembre del 1569, lasciando tre volumi di lettere, cinque libri di rime, il Poema romantico dell' Amaćigi e 1' episodio del Floridante: cose tutte che difettano di stile per soverchia diffusione e per istudiate fioriture.
   36. Tasso Torquato. — Quest' immortale venne al mondo in Sorrento il giorno 11 di marzo 1544, quando suo padre era segretario del Principe di Salerno. La madre, Porzia de'Rossi, lo condusse a Napoli, dove apprese coś bene l'idioma nostro, il latino ed il greco, che divenṭ la meraviglia di tutti. In Padova, avendo diciassette anni, fu laureato nel gemino Diritto e nella Filosofia. Anḍ poscia a Bologna per erudirsi in quel famoso Ateneo; ma nel 1563 ebbe a patirvi pericoli, per uno scherzo satirico ai moderatori di queir insigne Università. Ognuno sa che il cardinale da Este gli fu protettore, e che alla corte di Alfonso II., fratello di esso cardinale, ebbe a soffrire persecuzioni d'ogni fatta per invidia e gelosia; sicché ridotto a furore, venne chiuso nello Spedale di Sant'Anna in Ferrara nell'aprile del 1579, d'onde non usć che ai 5 di luglio del